Piccolo Elefante va in Cina
- Autore: Sesyle Joslin
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Orecchio Acerbo
- Anno di pubblicazione: 2016
Esce il 9 giugno “Piccolo elefante va in Cina” (Orecchioacerbo, 2016, traduzione di Carla Ghisalberti) di Sesyle Joslin con illustrazioni di Leonard Joseph, entrambi vincitori in Italia del Premio Andersen 2015 per il miglior libro per la fascia 0/6 anni.
Una storia piena di tenerezza e divertimento, dove i protagonisti, nei loro dialoghi divertenti, raccontano un po’ di Cina e sperimentano, insieme con i piccoli lettori, le prime parole in cinese.
“Piccolo Elefante nuotava sette bracciate di qua e sette bracciate di là. E mentre nuotava, canticchiava”.
Il piccolo pachiderma si trovava in vacanza al mare e dopo una bella nuotata si era diretto verso la mamma, che prendeva il sole stesa su di un asciugamano a righe giallo e bianco. “Hai enormi occhiali da sole e un grande cappello di paglia” aveva notato il vispo figliolo. La gigantesca figura grigia aveva risposto scherzando:
“Sto prendendo il sole in incognito, perché la gente non mi riconosca come la mamma dell’eccezionale e straordinario Piccolo Elefante”.
L’elefantino dal robusto appetito aveva sempre fame “penso a me con il cibo, a me vicino al cibo”, la sua mamma gli consigliava di distrarsi per esempio ammirando il panorama. Piccolo Elefante aveva alzato gli occhi verso il mare e guardato il cielo dove volavano liberi alcuni gabbiani. Ma la mamma aveva intuito che il piccolo era irritato. “Si sdraiò e cominciò a sospirare”. L’elefantino non era stato distratto dal paesaggio marino anzi tutto quello che vedeva, gli faceva venire in mente il cibo. La mamma gli aveva cotto sul falò un gustoso hamburger ben cotto. Dopo lo spuntino l’elefante si chiedeva come passare il tempo. La mamma gli aveva suggerito “quello che io di solito facevo sulla spiaggia quando ero piccola”: scavare una buca per arrivare in Cina. L’elefantessa gli stava raccontando che le persone in Cina vanno sui risciò e navigano sulle giunche.
“L’ultima volta che ne ho sentito parlare la Cina si trovava dall’altra parte del mondo”
gli aveva spiegato la mamma. “In tal caso, tutto e tutti sono a testa in giù” aveva commentato il simpatico elefantino saltellando allegramente sulla calda sabbia. L’elefante aveva deciso di raggiungere il lontano Paese e
“al mio ritorno ti racconterò tutto”.
La mamma aveva pensato bene di insegnare al figlio qualche parola in cinese di uso comune. “Zài jiàn, arrivederci”. Ovviamente le parole che Piccolo Elefante voleva sapere erano zuppa, formaggio, gelato e noccioline.
Un albo curioso e piacevole, “Piccolo elefante va in Cina”, dove attraverso la fervida fantasia dell’elefantino, i piccoli lettori possono scoprire alcune parole in cinese e conoscere culture e luoghi diversi. Lo spassoso elefantino insegna che grazie all’immaginazione è possibile viaggiare ovunque la nostra mente desideri volare.
“Piccolo Elefante cominciò quindi a raccogliere il necessario per scavare la buca per arrivare in Cina”.
Piccolo Elefante va in Cina. Ediz. illustrata
Amazon.it: 12,34 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Piccolo Elefante va in Cina
Lascia il tuo commento