Pier Paolo Pasolini raccontato ai ragazzi
- Autore: Fulvio Abbate
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Baldini+Castoldi
- Anno di pubblicazione: 2011
Fulvio Abbate torna a scrivere di Pier Paolo Pasolini nel nuovo libro "Pier Paolo Pasolini raccontato ai ragazzi", pubblicato a settembre 2011 da Dalai Editore. Prefazione di Nichi Vendola.
Chi c’era con Pino “la Rana” all’Idroscalo di Ostia, la notte del 2 novembre 1975? Il finale di partita di Pier Paolo Pasolini sembra pensato apposta per un uomo come lui: il suo omicidio in tinta mistery rappresenta uno degli scheletri più ingombranti nell’armadio (capiente, in verità) della Repubblica. Seviziato a più riprese e in cento modi, quindi sfracellato dalle ruote della sua stessa auto: così muore un poeta, così è morto Pasolini, marxista atipico, credente, portavoce del sottoproletariato urbano, omosessuale, intellettuale organico, regista controverso. Per forza di cose, sulla bocca di tutti, i suoi articoli hanno, di fatto, tagliato in due la coscienza civile del Paese, così come i suoi versi, che, il più delle volte, sembrano dei j’accuse:
“Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico, ma nazione vivente, ma nazione europea e cosa sei: terra di infanti, affamati, corrotti, governanti impiegati da agrari, prefetti codini, avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi, funzionari liberali carogne come gli zii bigotti, una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino. Milioni di piccolo borghesi come milioni di porci, pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti.” (“Alla mia nazione”).
Per Fulvio Abbate, che firma per Dalai questo “Pier Paolo Pasolini raccontato ai ragazzi” (Dalai editore, 2011), lo scrittore friulano è un’ossessione (nel 1992 gli aveva dedicato il romanzo “Oggi è un secolo”; e nel 2005 il reportage “C’era una volta Pier Paolo Pasolini”) e non si fatica a comprenderne le ragioni.
“Oggi Pier Paolo Pasolini - scrive - avrebbe novant’anni, l’età dei nonni, l’età della fila alla posta per ritirare la pensione, l’età del corpo che stenta a riconoscere se stesso, ma soprattutto avrebbe davanti un Paese che ha corrisposto pienamente alle sue analisi sulla mutazione e il degrado antropologici. Ancora adesso, a oltre trentacinque anni dalla sua scomparsa all’idroscalo di Ostia, non si può fare a meno della sua voce, dei suoi versi, del suo sguardo, ma soprattutto non si può dimenticare il coraggio”.
Però questo libro è tutt’altro che l’apologia che ti aspetti, piuttosto un felicissimo ibrido, che travalica il genere biografico; lo trascende, per esempio, nel valore aggiunto della memoria collettiva (è denso di madeleine desunte dal vissuto anni Settanta: giacche a quadri, capelli lunghi, Franco e Ciccio, Laura Betti, Fellini, la Galera 125, altro ancora), nei corollari civili, negli amarcord, fondamentali per radicare Pasolini nel contesto di quegli anni (dei "suoi" anni), e al contempo consegnarlo all’attualità.
Come scriverebbe oggi della nazione il lucido polemista Pasolini? Il quesito è pleonastico - dato lo sbiadirsi del rosso delle bandiere, e il riflusso consumistico in cui è incappata molta della "meglio gioventù" dell’epoca - ma è il filo conduttore che attraversa sottotraccia l’escatologia pasoliniana allestita da Abbate: un’indagine quasi in presa-diretta, salutare per i ragazzi (che non hanno memoria storica) e per gli smemorati di ogni età; propedeutica per chi ancora si ostina a credere nel valore irrinunciabile e salvifico dell’arte e della divergenza. Quelle vere.
Pier Paolo Pasolini raccontato ai ragazzi
Amazon.it: 5,95 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pier Paolo Pasolini raccontato ai ragazzi
Lascia il tuo commento