Pina e Max di Maria Caterina Prezioso e Giuliana Majocchi

Una tenerissima storia d’amore quella di Pina e Max, scritta a quattro mani dalla brava Maria Caterina Prezioso, scrittrice dalla penna graffiante e Giuliana Majocchi, danzatrice contemporanea, che hanno voluto convertire una storia vera in un racconto deliziosissimo. Le emozioni e i sentimenti che hanno accompagnato le parole del cuore delle nostre due autrici hanno preso forma in una vera e autentica narrazione. La scrittura dallo stile elegante rende la trama di "Pina e Max" vivace e coinvolgente.

Pina con i suoi occhioni velati di lacrime, la boxerina di famiglia, vive nel suo presente, non ha rimpianti e ogni giorno va incontro a colui che più ama, Riccardo. Corre a dare il buongiorno ad Adele, la figlia di Riccardo, che dietro il suo bancone tra bicchieri e bottiglie rimane a guardarla, come ad Andrea e ad Anna, sempre immersa nei profumi della sua cucina. Nel paese tutti la conoscono e le fanno le feste ogni volta che la vedono, anche Luigi non resiste a darle un dolcetto da mangiare. Pina e Riccardo, il suo padrone e proprietario di un albergo in Toscana concepito in funzione dell’uomo e il suo cane, sono molto legati. Pina è per lui qualcosa di più: il suo braccio destro instancabile e inseparabile. Da quando sei anni prima l’aveva incontrata la sua vita era dominata dalla calma e dalla tranquillità.

Pina non è un oracolo, ha unicamente il dono dell’immobilità. Si ferma nello spazio e solo un impercettibile movimento delle sue palpebre la rendono dissimile da una statua. A volte sembra una sfinge egizia, il volto fermo, e quei marcati occhi neri iniziano a velarsi leggermente, a lacrimare, senza che ci sia un motivo o una ragione di esistere un pianto.

Max, invece, ha reso le giornate lievi e serene a Massimo, e una nuova voglia di rimettersi in gioco. La sua vita è cambiata da quando il legame con Bianca Maria è finito e il suo pensiero corre spesso al rapporto spinoso avuto con lei e alla schiera dei suoi amici, il più delle volte in crisi esistenziali. Vivere in una città come Roma tra gli ingorghi, lo smog non è facile ed ora che si sente "precipitato in un tunnel senza fondo" ha desiderio di partire. Un viaggio in Toscana nella settimana di Ferragosto con il suo inseparabile cucciolo di Husky dagli occhi di ghiaccio che lo ha totalmente conquistato. Il loro arrivo in albergo da Riccardo darà luogo ad una serie di avvenimenti importanti per entrambi.
Max, in tutta la sua fierezza, incrocerà gli occhi neri di Pina e la sfiorerà delicatamente come se fosse una statua di porcellana: immobili nello spazio, non ci sarà più nessuno intorno, non si sentirà un solo battito. Sarà divertente vederli insieme, complici e giocosi come una coppia innamorata. Ma ahimè il tempo della vacanza prima o poi volgerà al termine e tutto dovrà finire. Max potrà mai dimenticare Pina?

Tra il tempo remoto e il presente ci affezioneremo al racconto di Pina con i suoi occhioni che emozionano, a Max dallo sguardo che accarezza, e ai tanti personaggi con le loro storie e le loro solitudini. Saremo testimoni di un dolcissimo rapporto d’amore e, come spesso succede, delle passioni e delle emozioni di chi è costretto a lasciarsi e a ritrovarsi. Dell’amore che vince su tutto, sulla distanza, sul tempo che inesorabilmente detta la nostra vita. La memoria, nei nostri due piccoli protagonisti non solo sarà sempre viva, ma scorrerà nel loro sangue, nelle loro vene come una linfa forse per mille anni ancora. Consigliato!