La ricchezza della produzione poetica che si riscontra a Nurallao dimostra la grande sensibilità che questa comunità ha sempre manifestato e manifesta ancora, con i nuovi poeti, verso la poesia, il genere ritenuto più adeguato per esprimere la sensibilità dell’anima e il travaglio della vita.
In Sardegna è diffusa la gara di poesia estemporanea che non si manifesta in modo omogeneo in tutto il territorio; si distinguono, infatti, due tipi di gare poetiche, diversissime tra loro: una campidanese eseguita attraverso il mutettu, l’altra logudorese eseguita in ottava.
Le funzioni della poesia improvvisata
La poesia improvvisata aveva una funzione sociale molto importante, non solo perché era occasione d’incontro e di socializzazione, ma anche perché attraverso essa veniva conservato e diffuso il sapere tradizionale, inteso come esperienza degli anziani, patrimonio di dati accumulati nel tempo.
Forme poetiche di poesia estemporanea simili a quelle dell’improvvisazione sono gli “inciascus” che a Nurallao hanno avuto particolare fortuna e che consentivano al poeta popolare di canzonare personaggi della comunità che si erano fatti notare per vicende più o meno scandalose e di cui il popolo veniva a conoscenza attraverso lo strumento poetico. Strumento questo che faceva ridere, ma nello stesso tempo riflettere, esercitando spesso in maniera molto esplicita quella cruda censura popolare tanto in voga in epoche passate.
In tempi in cui non esistevano i social network, la parola del poeta, cantata in momenti di convivialità, diventava una materia di svago che coinvolgeva la popolazione divertendola e distraendola dai suoi problemi.
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