Posso cambiarti la vita
- Autore: Divier Nelli
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Protagonista di Posso cambiarti la vita di Divier Nelli (Vallecchi Firenze, 2021) è Perla, una ragazza di Poggio in Chianti che frequenta con ottimi voti la seconda liceo tecnologico a Firenze e che vive con la nonna da quando, tre anni prima, è morta sua madre.
Nonostante l’amore e le premure della nonna, Perla è una ragazza che soffre parecchio e si tiene tutto dentro. Fisicamente è bassa, molto grassa, e sfoga le sue inquietudini nel cibo, abbuffandosi di Nutella, patatine, mega panini e doppie razioni a pranzo e a cena. In più, è timida e non ha amici. In classe si dimostra gentile, non nega mai un suggerimento a chi glielo chiede durante le verifiche, eppure i compagni si scagliano continuamente contro di lei, che subisce in silenzio un bullismo spietato.
Perla, in realtà, sa di essere più intelligente dei suoi compagni. Qualche volta ha avuto cattivi pensieri nei loro confronti, ma è consapevole di non essere capace di far del male a qualcuno e pensa che, forse proprio per questo, gli altri abbiano ragione a prendersela con lei.
Le offese che inizialmente subisce di persona, come stupidi cori sull’autobus e frecciatine in classe, presto si allargano ai social, con tanto di video. Così, a Perla non basta più scendere dal pullman e rincasare per sentirsi al sicuro. I bulli ora si materializzano nella sua stanza e, dietro l’anonimato dei nickname, si lasciano andare a insulti sempre più pesanti che lei, unica a mostrarsi per quello che è con un profilo social autentico, legge ogni giorno.
“La lista di offese si allungava sempre di più. Vedeva comparire i messaggi in tempo reale. Parole terribili. Che non avrebbe mai dimenticato. Che bruciavano e ferivano. Chiodi incandescenti piantati a martellate nella tenera carne”.
Presto la situazione precipita e un nuovo video, che la riprende in una situazione di grande imbarazzo, viene condiviso in decine di gruppi social e in pochi giorni riceve più di seimila like. Perla sa che il filmato rimarrà nel Web per sempre, piange disperata e prova una sofferenza ormai insopportabile. Sempre più sola e distante dalla nonna, ha come unica compagnia la sua vocina interiore, che si fa sentire con riflessioni, ammonimenti e consigli. Fino al giorno in cui trova in chat un amico, un certo Matryoshka. Di Matryoshka non conosce il vero nome, la voce o l’aspetto fisico, ma solo l’immagine del profilo.
“Quella bambolina russa nera era… Non avrebbe saputo spiegarlo. Aveva qualcosa d’indefinibile e disturbante. Solo adesso notava certi particolari. Viso rosso fuoco. Occhi allungati, cattivi, feroci, del tutto privi di ciglia e sopracciglia. Niente guanciotte che rendevano simpatiche e innocenti le altre matriosche che aveva visto. Ma la cosa più inquietante era la bocca. Un po’ aperta, da cui spuntavano due file di denti giallastri, fitti e acuminati. Triangolari come quelli di uno squalo”.
Un po’ per disperazione, un po’ per noia, un po’ per curiosità, decide di rispondere a un suo messaggio, uguale a tutti i precedenti che aveva ignorato: “Posso cambiarti la vita”. Da quel momento, Perla si ritrova a sorridere per la prima volta dopo tanto tempo. Presto si sente una persona nuova, più sicura di sé e non più sola, perché Matryoshka è con lei per aiutarla ad affrontare le ostilità del mondo nei suoi confronti. Di fronte alle richieste dell’amico decide di mettere a tacere la sua voce interiore e di fare di testa sua. Ciò la porta a trasformarsi nella rotella di un ingranaggio che non riesce a comprendere, ma del quale non riesce neanche a fare a meno. Quasi senza rendersene conto, si ritrova invischiata in qualcosa di troppo più grande di lei, che le cambierà per sempre la vita.
“Una parte di lei sapeva che non avrebbe dovuto. Ciò che stava per fare era sbagliato. L’altra voleva unicamente andare avanti. Era incapace di fermarsi”.
Posso cambiarti la vita è un romanzo magistrale, sia per la trama, che parte come una storia di crudele bullismo per poi sterzare e trascinare il lettore in un mondo ancora più inquietante e oscuro, sia per la peculiarità della scrittura. Divier Nelli utilizza un linguaggio immediato e i discorsi diretti sono resi ancora più vivi dalla mancanza dei segni di dialogo e dalle frasi in stampatello maiuscolo, che, insieme ai pensieri in corsivo e ai messaggi di chat ripetuti, conferiscono un ritmo originale al romanzo.
Tutte le figure coinvolte dal bullismo sono ben delineate: il bullo, persona debole e incapace di agire se non dietro l’anonimato o l’approvazione del branco; il bullizzato, che vive un disagio importante e diventa per questo un facile bersaglio; chi si limita a far finta di nulla o a sorridere, come gli autisti del pullman sul quale Perla sale ogni giorno; il familiare che cerca di interpretare, spesso senza successo, cosa accade alla vittima; infine, chi approfitta dello stato di sofferenza di una persona per attirarla fra le sue spire.
Posso cambiarti la vita è anche un’importante riflessione critica sul mondo dei social. Da questi nasce infatti il cyberbullismo, una declinazione del bullismo molto più grave e devastante perché le offese e filmati, con un clic, sono in grado di diffondersi velocemente da un cellulare a migliaia di persone. Inoltre, i social sembrano rompere la solitudine ma troppo spesso lo fanno solo in modo apparente: portano gli adolescenti a isolarsi ancora di più dentro una realtà dove le persone non sono come si manifestano e i rischi, anche inimmaginabili, sono dietro l’angolo perché, come rammenta la voce interiore a Perla:
“La più grande astuzia del diavolo è farci credere che non esiste”.
Posso cambiarti la vita
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