Premio Bonura 2014 assegnato allo storico dell’arte Jean Clair

Il premio letterario per la critica militante Giuseppe Bonura è giunto alla sua quinta edizione ed è stato assegnato allo storico dell’arte Jean Clair. Il prestigioso riconoscimento, promosso dal quotidiano italiano a diffusione nazionale “Avvenire”, di ispirazione cattolica, sarà consegnato venerdì 9 maggio in occasione del Salone Internazionale del libro di Torino. Alle ore 17, nella Sala Azzurra del Lingotto, Jean Clair terrà un intervento sul tema “Cosa resta di sacro nell’arte di oggi”.

Jean Clair, nato a Parigi il 20 ottobre del 1940, è uno scrittore e storico dell’arte. Curatore generale del Patrimonio francese, egli è membro dell’Accademia di Francia dal 2008. Si è formato alla Sorbona e ad Harward, negli Stati Uniti.
È stato assistente e poi conservatore in vari musei, finché nel 1989 è diventato curatore generale del Patrimonio. È stato anche commissario in molte esposizioni delle opere del pittore francese Marcel Duchamp, con cui ha inaugurato nel 1977 il Centre Pompidou. Jean Clair ha diretto la Biennale di Venezia del Centenario, affiancando sempre alla realizzazione di grandi mostre, una vasta produzione saggistica. Portano la sua firma monografie classiche come "Il nudo e la norma”, “Medusa” e “Henri Cartier-Bresson. Tra ordine e avventura"; oltre a polemici pamphlet, tra cui il recente "L’inverno della cultura”.

Il premio Bonura è dedicato alla memoria dello scrittore Giuseppe Bonura, critico letterario del quotidiano, scomparso il 14 luglio 2008. Ogni anno tale riconoscimento viene assegnato al critico italiano o straniero che si è distinto per la sua attività di segnalazione delle tendenze e delle opere, su quotidiani o riviste, con una precisa impronta etica.
Nel 2010 se lo è aggiudicato il critico e filosofo franco-bulgaro Tzvetan Todorov, nel 2011 è andato a Goffredo Fofi, nel 2012 lo ha vinto l’italianista Ezio Raimondi e nel 2013 è stata la volta di padre Ferdinando Castelli della “Civiltà Cattolica”.
Le motivazioni del premio a Jean Clair sottolineano come egli

“nella sua straordinaria carriera abbia saputo coniugare erudizione, sensibilità e indipendenza di giudizio, trasformando un’intensa attività di curatore e conservatore in autentico esercizio di critica militante”.

Attesissimo l’appuntamento, come molti altri al Salone del libro di Torino. Un evento che dall’8 al 12 maggio sarà di scena nel capoluogo piemontese.