Sono stati annunciati i 5 libri finalisti del Premio Lattes Grinzane 2024, il riconoscimento internazionale dedicato allo scrittore ed editore torinese Mario Lattes, giunto quest’anno alla sua XIV edizione.
Il Premio speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un autore di fama internazionale, è andato a un acclamato autore italiano, lo scrittore Alessandro Baricco che terrà una lectio magistralis il prossimo 12 ottobre ad Alba in occasione della cerimonia di proclamazione del vincitore.
I libri finalisti della XIV edizione sono stati scelti secondo il giudizio della Giuria tecnica presieduta da Loredana Lipperini.
Scopriamo la cinquina finalista 2024 del Premio Lattes Grinzane.
Premio Lattes Grinzane 2024: la cinquina finalista
- Nino Haratischwili, La luce che manca (Marsilio, traduzione di Fabio Cremonesi);
La storia di quattro bambine, poi donne, cresciute nella Georgia degli anni Novanta dove spirano forti venti di indipendenza. Qeto, Dina, Nene e Ira cresceranno in uno Stato in cui cova il caos, in un periodo di gravi disordini socio-politici. Trent’anni dopo, ormai adulte, si ritroveranno a Bruxelles in occasione della retrospettiva fotografica di una di loro in cui ogni immagine narra uno scorcio di passato condiviso e una sofferenza ancora bruciante. Nino Haratischwili, dopo il successo de L’ottava vita (per Brilka), narra un’altra storia generazionale tutta al femminile.
La luce che manca
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- Benjamín Labatut, Maniac (Adelphi, traduzione di Norman Gobetti);
Un libro di fiction storica che analizza le vite di tre grandi uomini del Novecento: gli scienziati Ehrenfest e Von Neumann, fino alla vicenda del maestro di go, Sedol che viene sconfitto da Google. Ancora una volta Labatut, l’autore di Quando abbiamo smesso di capire il mondo, mostra al lettore il labirinto oscuro che è la scienza moderna e le sue insidie come la bomba atomica, il MANIAC (il calcolatore creato da John von Neumann, Ndr), la bomba H a idrogeno e la mossa 78.
MANIAC
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- Federica Manzon, Alma (Feltrinelli);
In questo romanzo di grande intensità lirica, Federica Manzon ci narra la storia di Alma, una ragazza in fuga dalla guerra dei Balcani che, da adulta, è costretta a ritornare e fare i conti con l’eredità paterna. Alma è diventata una giornalista, una donna di cinquant’anni determinata e consapevole, eppure deve fronteggiare il passato che si rivela essere una ferita ancora bruciante come il dramma della guerra. A Trieste si sta per festeggiare la Pasqua ortodossa e, mentre cammina per le strade della sua città, Alma è attraversata da flashback che la riportano a un tempo sempre vivo dentro di lei. Sullo sfondo un segreto: chi era davvero suo padre? L’autrice ci guida dentro i silenzi e la storia, tra le maglie della memoria dove la verità è un gioco di prospettiva.
Alma
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- Guadalupe Nettel, La vita altrove (La Nuova Frontiera, traduzione di Federica Niola);
Nel suo ultimo libro, dopo il successo de Il corpo in cui sono nata, la scrittrice messicana Guadalupe Nettel intreccia otto racconti, uniti tra loro da un filo conduttore comune ovvero la vita che ci schiaccia, i tradimenti e i segreti che spesso si annidano anche nelle sicure pareti familiari. All’elemento realistico Nettel aggiunge l’elemento onirico, creando una sorta di continua rifrazione tra reale e fantastico, mostrandoci la vita che cambia a seconda del punto di vista da cui la si osserva.
La vita altrove
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- Sandra Newman, Gli uomini (Ponte alle Grazie, traduzione di Claudia Durastanti);
Un romanzo che è utopico e distopico al tempo stesso, che inizia ponendoci di fronte a un dilemma: come sarebbe il mondo se gli uomini sparissero? Sara Newman ne Gli uomini immagina che una sera dell’agosto 2019, all’improvviso, spariscano proprio tutti, anche i bambini. Un mondo senza maschi e la società è costretta a riorganizzarsi in una nuova forma ecologista e cooperativa. Nell’intrecciare le fila della narrazione l’autrice mette in scena il rimpianto, la commozione e l’amore: alcune donne sono distrutte dalla perdita di mariti e figli e amici, l’assenza prende la forma di una lacerazione interiore. Ma la distopia immaginata da Newman non è rosea né a lieto fine: dopotutto, un mondo governato dalle donne sarebbe davvero migliore?
Gli uomini
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Secondo voi chi vincerà? Vi aspettiamo nei commenti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Lattes Grinzane 2024: i 5 libri finalisti
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