A inizio 2023 è desegretata, dopo cinquant’anni come da tradizione, la lista dei candidati al Premio Nobel per la Letteratura 1972.
Il vincitore quell’anno fu lo scrittore tedesco Heinrich Böll, considerato uno dei maggiori esponenti della letteratura tedesca del Dopoguerra. Con la sua scrittura Böll aveva contribuito alla rinascita della Germania postbellica, facendola risorgere dalle ceneri e dalle macerie in cui era precipitata.
Ma chi erano gli altri candidati al Nobel nel 1972? Ora una lista ci svela i loro nomi: cento in tutto.
Tra essi troviamo anche dei nomi italiani noti, come quello del poeta ligure di Ossi di seppia, Eugenio Montale, che avrebbe vinto il Nobel appena tre anni dopo nel 1975. Ma tra gli italiani fa la sua apparizione un certo Alberto Moravia - che purtroppo il Nobel non lo vinse mai - si vocifera che sia stato candidato ben 19 volte al premio.
Scarsa la presenza delle donne nella lista del Nobel 1972. Fa di nuovo la sua apparizione l’irriducibile scrittrice e poetessa estone Marie Under, che fu nominata per il Nobel otto volte e contribuì a fondare l’Unione degli scrittori estoni. Tra i nomi sorprende quello della svedese Astrid Lindgren, la mamma letteraria di Pippi Calzelunghe. C’era anche la scrittrice tedesca Anna Seghers, recentemente riscoperta e ripubblicata da L’orma editore, nella lista: una testimonianza di valore e di riconoscimento per una delle maggiori voci del Novecento letterario tedesco che fu scrittrice dell’esilio e troppo presto dimenticata.
Sorprende il nome inatteso per l’epoca di Doris Lessing, che avrebbe vinto il premio Nobel nel 2007 all’età di ottantasette anni in qualità di “cantrice dell’esperienza femminile”.
Tra gli autori stranieri che avrebbero potuto dare del filo da torcere a Böll troviamo il francese Romain Gary, l’autore de Il signore delle mosche William Golding eletto vincitore esattamente dieci anni dopo e il tedesco Günter Grass che avrebbe ottenuto il Premio nel 1999 con una vittoria molto discussa. Fa la sua apparizione anche lo scrittore australiano Patrick White, che avrebbe vinto il Nobel l’anno successivo, nel 1974.
Scopriamo qualche curiosità in più sul premio Nobel per la Letteratura del 1972: il discorso del vincitore Heinrich Böll e chi erano gli altri candidati meno illustri.
Premio Nobel per la Letteratura 1972: il vincitore
Il 19 ottobre 1972 Heinrich Böll, all’epoca cinquantacinquenne, fu insignito del premio Nobel per la Letteratura con la seguente motivazione:
Per una scrittura capace di combinare un’ampia prospettiva sui suoi tempi e una sensibilità nella caratterizzazione che ha contribuito alla rinascita della letteratura tedesca.
La letteratura di Böll era una narrazione nata dalle macerie della guerra: nelle sue storie si mescolava lo smarrimento dei sopravvissuti, la tenacia dei combattenti e, soprattutto, la sofferenza senza nome di quelle schiere di povere vittime di un conflitto insensato. La critica trovò addirittura un nome per definire la prosa dello scrittore tedesco: Trűmmerliteratur, traducibile in italiano come “letteratura delle macerie”.
In occasione della cerimonia di consegna del Nobel, tenutasi il 2 maggio 1973, Heinrich Böll pronunciò un discorso in tedesco dal titolo Versuch über die Vernunft der Poesie (letteralmente “Esperimento sulla ragione della poesia”, Ndr) in cui affermava la necessità del ruolo irrinunciabile della poesia come “bastione di libertà”. Nel suo discorso lo scrittore individuava in Dostoevskij il suo principale modello autoriale di riferimento.
Del resto, le pagine di Böll erano intrise della polvere e della devastazione della guerra, specchio riflesso di un paesaggio in rovina. Delle città tedesche sventrate dalle bombe aveva descritto gli odori e i desolanti scenari. Nelle sue descrizioni perfette emergeva tutta la cruda realtà dei bombardamenti, vero volto drammatico dell’insensatezza e dell’inutilità della guerra.
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La lista del Premio Nobel per la Letteratura 1972 contiene in totale un centinaio di nomi noti e meno noti. Molti di questi autori ci balzano subito all’occhio, alcuni all’epoca non erano famosi ma il pubblico avrebbe imparato a conoscerli e ad apprezzarli.
Figurano tra gli altri il poeta Ezra Pound e il greco Ghiannis Ritsos, lo scrittore di origine ebraica Elie Wiesel, autore del capolavoro La notte, e Bernard Malamud, autore del celeberrimo Il commesso.
Sorprende e un po’ commuove trovare nella lista il nome del compianto Philip Roth, scomparso nel maggio 2018. I titoli dei giornali nei giorni successivi alla sua morte lo piansero come “Il gigante della letteratura privato del Nobel”: e questo stigma del Nobel è rimasto un po’ inchiodato alla figura di Roth. Ancora oggi quando capita di nominarlo oppure viene citato in qualche articolo torna il riferimento al “Nobel negato”. Ecco, ora sappiamo nella lista del 1972 Philp Roth c’era: e chissà quante altre volte fu candidato nei quarantasei anni successivi. Forse gli dovremmo devolvere un Nobel onorario, un Nobel honoris causa se solo esistesse, ma sarebbe troppo tardi.
Riportiamo di seguito per consultazione la lista completa dei candidati al Nobel 1972.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Nobel per la Letteratura 1972: svelata la lista dei candidati
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