Presagio di Andrea Molesini

I mille volti di Venezia vengono lentamente svelati nell’ultimo libro di Andrea Molesini: il brusio e la vivacità della città nelle prime ore del mattino, il lusso dell’hotel Excelsior al Lido, le serate ingorde tra amici, infine il silenzio, i luoghi spettrali e la solitudine nell’isola di San Servolo.

Tra la salsedine ed il vino, fa la sua apparizione anche un sogno ricorrente, che nel corso del romanzo subisce una serie di variazioni: un cacciatore deve cercare di vincere un pericoloso leone e dare anche ad un pittore una descrizione veritiera delle caratteristiche fisiche dell’animale. Il più grande problema risulta la percezione degli occhi ferini, che sono fuggevoli, inimmaginabili: così, inizialmente, ci sembra di avere a che fare con una bestialità cieca, che non può essere controllata. Nel corso della lettura, tuttavia, la situazione cambierà.

Questo sogno risulta l’elemento centrale, il filo conduttore di tutta la vicenda che si dipana nel periodo dell’attentato di Sarajevo: si tratta proprio di una sorta di “Presagio”, come suggerisce il titolo stesso del libro (Sellerio, 2014). Molesini usa inoltre una citazione da Rilke, per introdurci al suo nuovo romanzo, per farci capire in poche parole lo spirito che anima la storia:

“Il futuro entra in noi, e si trasforma in noi, molto prima di accadere.”

Sono versi profetici, che descrivono perfettamente quel che accade in quest’opera impalpabile e silenziosa, in qualche modo mentale.

L’amore e la passione sono un altro elemento fondamentale, poiché guidano un uomo ed una donna alla scoperta reciproca, alla conoscenza e consapevolezza della vita vissuta.
La marchesa von Hayek, una donna che è "fuoco e rapina", per usare le parole dell’autore, coinvolgerà il commendatore Niccolò Spada nell’intimo di una vicenda coperta dalla nebbia fumosa di un segreto tremendo, una colpa, un peccato.
La tragica redenzione sarà negli occhi del leone del sogno, sarà nel canto di due cardellini, Giulietta e Romeo, sarà nella parola Wahrheit -verità- scritta con il sangue.