Psicoanalisi della vita quotidiana. L’umanità è in pericolo?
- Autore: Antonio Alberto Semi
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Raffaello Cortina Editore
- Anno di pubblicazione: 2014
L’inconscio è una terra selvaggia, terra arroventata e indomabile, altro che il wild west. Succedono cose nell’inconscio che noi umani possiamo soltanto immaginare: il più zelante degli yes-man che tra le mura domestiche rivela potenzialità da spacca-piatti-e-bicchieri come nemmeno l’incredibile Hulk, la zitellona casa & chiesa che alimenta sogni frusta & lattice da dominatrice nata e pasciuta, cose così, che fanno anche sorridere, mica sempre mostruosità da stragista da campus americani, per intenderci. Il fatto serio è che nella crasi tra ciò che siamo e ciò che vorremo e non ci autorizziamo a essere, allignano le nevrosi della famigerata psicopatologia del quotidiano. Proprio al long seller freudiano si richiama in maniera diretta l’affilato saggetto che Antonio Alberto Semi dedica alla metà oscura di ognuno (“Psicoanalisi della vita quotidiana”, Raffaello Cortina Editore, 2014).
Mediante una robusta messe di teoria e prassi a sostegno, lo psicoanalista spiega lo stra-ordinario sotteso a una quotidianità psicopatologica senza terrorismi, fermo restando - sottotraccia - anche l’intento sapido-dialettico: chi riconduce tutto a meccanica del cervello perde per strada la complessità invece peculiare e ricchissima dell’animo umano.
Spesso avvalendosi di casi clinici mutuati dalla pratica di ogni giorno, Semi dimostra insomma come l’inconscio si confermi ospite inquieto (spesso inquietante) ma ineludibile delle nostre vite, una dimensione vivace - indomita, anarchica, “singola”-, negando la quale altro non si otterrebbe se non la reificazione della persona in macchina robotica, e allora sai che gioia.
E’ sul divano clinico (ha ormai soppiantato il classico lettino) dell’analista che si realizza allora il sogno democratico dell’uguaglianza: patetici e poetici al tempo stesso, individui che solo tenendo in conto la basilarità dei processi inconsci possono ambire a quote più normali, finalmente pacificati con se stessi e - dunque - con gli altri. Così si esprime Semi, più o meno a riguardo (pagina 203-204):
“In questi capitoli ho cercato di far vedere come, secondo me, la vita quotidiana e il quotidiano lavoro dell’inconscio abbiano una dimensione straordinaria che rischiamo a volte di trascurare: spero che la loro lettura possa stimolare qualcuno dei lettori a riflettere sulla realtà dell’uguaglianza e sulla conseguente possibilità di trasformare una rivolta in una rivoluzione, di riconoscere insomma che gli altri potrebbero condividere un progetto di realizzazione di desideri”.
"Psicoanalisi della vita quotidiana" è dunque - in senso ulteriore - un discorso sul metodo (analitico), spalmato in poco più di duecento pagine di taglio speculativo di sicuro interesse.
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