Punti di fuga di Pino Cacucci

"Per questa volta è andata così. La prossima vita vedremo di darci una regolata". Si esprime così Andrea Durante, il protagonista narratore di Punti di fuga, uno dei primi lavori di Pino Cacucci. Questa frase, amara e compassata, stanca e disillusa, rappresenta perfettamente il carattere di un personaggio apparentemente allo sbando, un "depresso cronico", un "randagio", un gangster che farà di tutto per mantenere la sua indipendenza, anche quando si ritroverà immischiato in un intrigo criminale di insospettabile portata, tanto da mettere alla prova le sue ben sviluppate capacità di sopravvivenza.

La storia Punti di fuga si svolge in una Parigi cupa, piovosa e nostalgica, un ambiente in linea con il carattere del protagonista. Tutto ha inizio quando Andrea Durante accetta un incarico apparentemente semplice, ovvero l’esecuzione di un malavitoso di basso profilo. E come un castello di carte a cui basta sfiorarne una alla base per far crollare tutto, gli eventi getteranno il killer in un vortice paranoico di fughe e inseguimenti, di sparatorie e interrogatori violenti, di false promesse e accordi fondati sul nulla, stretti tra loschi personaggi che in cambio di una manciata di soldi o di un frammento di potere in più non si farebbero nessuno scrupolo a tradire i propri compagni di malaffari. Il finale, inaspettato, più volte e strenuamente rimandato, ma ineluttabile, si rivela per il protagonista come una liberazione, una necessità di chiudere un capitolo della propria vita per costruirne un altro, che sarà altrove, ma non potrà liberarsi del tutto del proprio passato.

Punti di fuga è scritto con uno stile vivace, concreto, pieno di immagini vivide e di dialoghi movimentati, l’autore riabilita il concetto di fuga, rendendola non più la scelta dei vili, ma l’unica opzione disponibile per chi non è disposto a scendere a compromessi e rinnegare i propri principi. L’eroe, o antieroe, di questo romanzo che aumenta di tensione e interesse con lo scorrere delle pagine, rivela una duplice personalità: si fa strada nella vita del crimine a colpi di pistola, ma allo stesso tempo dimostra un ingegno di altissimo livello, è dotato di una cultura non basilare, parla più lingue e riesce a destreggiarsi su argomenti solitamente avulsi dalle conoscenze di un sicario. Non si può dire se stia dalla parte dei buoni o dei cattivi; certo è che il lettore lo accompagna nelle sue avventure con sempre maggiore coinvolgimento ed empatia.