Qualcosa da tacere di Massimo Ansaldo

Qualcosa da tacere è l’ultimo romanzo dello scrittore ligure Massimo Ansaldo, edito da Fratelli Frilli editori nel 2020.

In una Genova abilmente descritta nei minimi particolari, avviene un fatto increscioso: una giovane ragazza, di nome Michelle, viene drogata e stuprata. Chi è Michelle?
È la figlia dell’ingegner Giorgio Sperlinghi, erede di una delle dinastie più conosciute e influenti della città. Lui è proprietario di una ditta che si occupa del commercio delle “terre rare”, ovvero dei minerali utili nella costruzione delle tecnologie di utilizzo quotidiano. La ragazza non è in grado di ricordare nulla ed è molto provata, e non fornisce alcun indizio utile alla risoluzione delle indagini.
Presto, però, si evidenzia come questo stupro rappresenti un feroce attacco personale diretto al padre e alle sue attività imprenditoriali. Ma sarà proprio così? Forse la verità è da ricercare altrove? Magari in seno a una famiglia dove spesso c’è mancanza di fiducia e di rispetto?

La colpa sarà difficile da individuarsi ma non sempre tutto è perduto.
Un romanzo potente, a metà tra la spy story e il thriller.

Qualcosa da tacere è stato definito come un romanzo che si svolge su “un doppio binario sociale”, tra i primi e gli ultimi rappresentanti della scala sociale.
A me è parso più che altro un libro sulla vendetta, sul rancore che scava sotto le ceneri di una famiglia all’apparenza al Mulino Bianco, ormai distrutta, però, nelle fondamenta.

Ma c’è sempre tempo per redimersi e per ovviare al male compiuto. O no? Chissà… Buona lettura.