Quando all’alba saremo vicini di Kristin Harmel

È presente da alcuni giorni in libreria Quando all’alba saremo vicini (Garzanti 2015, titolo originale The life intended, traduzione di Claudia Marseguerra), il nuovo appassionante romanzo della scrittrice statunitense Kristin Harmel, nata a Boston, laureata in letteratura, collaboratrice di Glamour e altri magazine americani e opinionista di trasmissioni televisive, già autrice nel 2012 del bestseller Finché le stelle staranno in cielo.

“Erano le 23.04 quando Patrick varcò la soglia di casa per l’ultima volta quella sera di quasi dodici anni fa”.

Kate ricordava gli ultimi istanti trascorsi con suo marito Patrick, quando credeva che il futuro sembrasse srotolarsi davanti a loro in un orizzonte infinito. Invece, in una luminosa mattina di settembre, Patrick mentre andava in ufficio a bordo di un taxi nel centro di New York, a Manhattan, era rimasto vittima di un incidente stradale. Una realtà difficile da accettare per Kate, giovane sposa ventottenne rimasta sola. Dodici anni dopo Kate Whaitman, un lavoro di musicoterapista per bambini con bisogni speciali, finalmente stava uscendo con Dan, un uomo che tutti giudicavano perfetto: biondo, occhi nocciola, amico di tutti, razionale e “soprattutto innamorato di me”. In tutta questa promessa di felicità, c’era però una nuvola scura: il medico aveva appena comunicato a Kate che a neanche quarant’anni la donna non aveva più speranze di rimanere incinta. Mentre Kate si domandava come comunicare questa notizia al suo fidanzato, lo stesso Dan aveva organizzato in un ristorante una festa a sorpresa per la sua amata, dove si erano riuniti parenti e amici della “coppia d’oro”. Qui Dan tirando fuori dalla tasca della giacca un astuccio verde acqua contenente un solitario di Tiffany, aveva domandato a Kate: “Mi vuoi sposare?”. Considerato che Dan era quel genere di uomo che ogni madre vorrebbe per la propria figlia, Kate, pensando a Patrick e provando “strane montagne russe di emozioni”, aveva risposto affermativamente. Patrick credeva nell’amore, nella fortuna e nella felicità, quindi avrebbe voluto il futuro più luminoso possibile per la sua Katielee. Quella stessa notte Kate aveva fatto un sogno tanto sconvolgente quanto veritiero: la donna aveva sognato di svegliarsi nel vecchio appartamento in Chambers Street, accanto a Patrick. Incredibile ma vero, Patrick e Kate tredici anni dopo avevano anche una figlia, Hannah, dai capelli castani e dagli occhi verdi, che aveva problemi di udito.

“Era solo un sogno. Tutto qui. Patrick se n’è andato”.

Seppure i particolari stavano svanendo in fretta nella mente di Kate, la musicoterapista continuava a rimuginare sull’immagine di quella ragazzina con gli occhi verdi identici a quelli di Patrick, perché Kate sentiva quell’immagine reale, viva.

“Il respiro mi si mozza in gola quando mi torna in mente l’unica parola che mi ha rivolto: mamma”.

Evidentemente attraverso quel sogno, il primo di una lunga serie, Patrick desiderava svelare un segreto importante che avrebbe cambiato la vita di Kate per sempre.

“E se sto davvero scoprendo informazioni che coincidono con la realtà, esiste forse la possibilità che sia qualcosa di più di un semplice sogno?”.

L’autrice Kristin Harmel, appassionata di scrittura da sempre, in questo commovente romanzo racconta il percorso seguito dalla protagonista per ritornare alla vita che avrebbe dovuto avere sin dall’inizio, affrontando temi importanti quali l’affido familiare e la sordità. Anche in questo volume, per il quale si prevede un grande successo, la Harmel dimostra come sia possibile ritrovare il sentiero della felicità dopo aver creduto di averlo perso per sempre.

“La musica è lo spazio tra le note”. Claude Debussy