Quartetto
- Autore: Jean Rhys
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
Apparso nel 1928, “Quartetto” è il primo romanzo di Jean Rhys, scrittrice inglese di origine dominicana, ed è ispirato alla relazione realmente vissuta dall’autrice con Ford Madox Ford e Stella Bowen, durante gli otto mesi di detenzione del primo marito.
La protagonista dell’opera è Marya Hughes, giovane ballerina ventiquattrenne. Marya vive sola, ha perso, infatti, entrambi i genitori e l’unica parente rimastale è la lontana zia. Durante un periodo trascorso a Londra senza ingaggi Marya incontra monsieur Stephan Zelli, commissionnaire d’objets d’art. L’uomo, di origini polacche, vive a Parigi e, infatuatosi, corteggia la ragazza. Quest’ultima è consapevole del fatto che gli affari di Stephan potrebbero non essere conclusi del tutto alla luce del sole ma decide di sposarlo, convinta che con lui sarebbe stata felice. Ed, infatti, la giovane trascorre serenamente il primo periodo del matrimonio:
“…era una vita fantastica, ma sempre in sospeso, per così dire…”.
A volte, Zelli scompare per alcuni giorni senza dare spiegazioni ma, alla fine, Marya smette di fare domande ritenendosi felice, per la prima volta. La felicità tanto agognata, tuttavia, non dura a lungo. Stephan viene, infatti, arrestato in seguito ad un’accusa di ricettazione. La contestazione è relativa alla vendita di quadri rubati ed altri oggetti di pregiato valore. Zelli, viene processato e, dieci mesi dopo, giudicato colpevole, condannato ad un anno di carcere, seguito dall’espulsione dalla Francia.
Marya, sola, senza disponibilità economiche e senza contatti in Francia, decide di lasciare l’Hôtel de l’Univers, nel quale risiedeva con il marito, e di accettare l’ospitalità offertale dagli Heidler, coppia inglese che aveva conosciuto qualche tempo addietro. La donna si trasferisce, quindi, presso la residenza dei coniugi ma, ben presto, quell’offerta di aiuto si rivela un’ulteriore fonte di infelicità. Heidler, infatti, corteggia Marya nell’assoluta indifferenza di Lois, la moglie, quasi come se i coniugi stessero osservando un tacito accordo. Intesa che la giovane non riesce a comprendere ed a cui, per questo, tenta di sottrarsi, non volendo essere parte del gioco. A suo malgrado, tuttavia, ella corrisponde i sentimenti, o meglio l’ossessione di Heidler nei suoi confronti, forse sente che con lui potrà trovare pace dalla profonda e costante sensazione di infelicità che sembra tormentarla dall’infanzia.
“Ma naturalmente non era una relazione sentimentale. Era una lotta. Una lotta spietata, senza misericordia. Senza via di scampo”.
La relazione prosegue anche quando Stephan, scontata la pena, esce dal carcere e nonostante i due ritrovino dei momenti di felicità. Zelli, in seguito, disponendo delle sole risorse economiche sufficienti a sostenere il viaggio per Amsterdam di una sola persona, lascia Marya alle cure degli Heidler e parte. La protagonista, invece, su invito di Heidler, lascia Parigi per recarsi nel sud della Francia, a Cannes, e vi rientra soltanto dopo aver ricevuto una lettera del marito. Questi le chiede di partire al più presto per la capitale, ove ha fatto ritorno non riuscendo a trovare fortuna nei Paesi Bassi. Marya, durante l’incontro, racconta la verità al marito ma, disperata, cerca di salvare Heidler. Stephan, a quel punto, si reca alla stazione e decide di partire, allontanandosi definitivamente dalla Francia, con un’altra donna.
Jean Rhys è dotata di eccezionali doti narrative ed è in grado di suscitare emozioni nel lettore, soprattutto grazie all’intensità con cui descrive i personaggi femminili. “Quartetto” è un romanzo affascinante.
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