Radio Cairo
- Autore: Maria Serena Palieri
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Donzelli
- Anno di pubblicazione: 2018
“Radio Cairo. L’avventurosa vita di Fausta Cialente in Egitto” è l’ultimo saggio della giornalista Maria Serena Palieri che ha lavorato a lungo sui diari inediti di Fausta Cialente, grande scrittrice italiana un po’ dimenticata, che si trovano depositati al Centro Manoscritti di Pavia, una valorosa istituzione voluta dalla grande filologa Maria Corti.
Fausta Terni Cialente nasce nel 1898 a Cagliari, dove suo padre, ufficiale dell’esercito, era destinato. In realtà la famiglia di provenienza materna era triestina, i Wieselberger, la cui vicenda molto “sveviana” verrà raccontata nel bel romanzo autobiografico di Fausta, “Le quattro sorelle Wieselberger”, che si aggiudicò il Premio Strega nel 1976, divenendo un vero bestseller.
La musicista Elsa era una delle quattro, la madre della scrittrice, che dette alla famiglia il senso della musica e della cultura, che certo il dispotico padre militare, nomade per vocazione, non era riuscito a trasmettere ai due figli, Renato, poi diventato un famoso attore teatrale, e la giovane Fausta, prestissimo andata sposa al musicista molto più vecchio di lei Enrico Terni, la cui ricca famiglia ebrea viveva da almeno tre generazioni ad Alessandria d’Egitto. Fausta entra in una società cosmopolita, colta, stimolante, elegante, in un’atmosfera ricca di scambi e di ricchezza fra le diverse componenti, occidentale e autoctona, della città egiziana; ha una figlia, Lionella, e scrive romanzi ambientati in Egitto. Ma nel 1940 la vita di Fausta Terni cambia in modo radicale: lo scoppio della Seconda guerra mondiale che dal 10 giugno coinvolge anche l’Italia la mette in una condizione nuova e imprevista, che viene sintetizzata da Maria Serena Palieri in poche righe:
“La Cialente scrittrice scomparirà per sette anni: è infatti arruolata dagli inglesi di stanza al Cairo, benché a protettorato formalmente finito, nella battaglia dell’etere a favore degli Alleati. L’unica scrittura in cui si impegnerà, d’ora in poi, sarà il resoconto giorno per giorno di questa nuova vita: il suo ‘diario di guerra’”.
In tutta la prima parte del libro, l’autrice con una documentazione rigorosa e precisa disegna questa trama inedita che coinvolse la scrittrice italiana, mettendola al centro di una vicenda internazionale delicatissima, tra servizi segreti e strani personaggi di diverse nazionalità, in un continuo oscillare tra fedeltà all’Italia e antifascismo convinto, in momenti cruciali della storia del secondo conflitto mondiale in terra d’Africa.
La sua convincente voce in radio sarà ascoltata dai prigionieri italiani nei campi, anche se per il suo impegno dovrà lasciare ad Alessandria marito e figlia, e troverà un nuovo affetto in un ufficiale inglese. Le pagine del diario riportate nel libro ci descrivono una donna intelligente, volitiva, libera, pronta ad assumersi responsabilità e a tenere testa a uomini decisi e spesso ostili in tempi di cambiamenti di posizioni e di alleanze. Il diario si conclude nel 1947 ed è firmato da Fausta che annota:
“Sono stati anni di lotte, di sofferenza, ma anche di gioia e di soddisfazione; molti gli sbagli commessi, molte le valutazioni errate, ma nel complesso il risultato figura positivo e non devo rimpiangere i sette anni trascorsi in questo grave impegno civile”.
Nella seconda parte del libro, Maria Serena Palieri ricostruisce dall’inizio la biografia della scrittrice, ne riprende le vicende private, la formazione letteraria, le letture, la genesi dei suoi romanzi, la loro pubblicazione tardiva, le successive scelte che la porteranno a separarsi dal marito, a tornare in Italia, a seguire la figlia sposata a un ufficiale inglese, a riprendere dopo anni il rapporto con la madre. Particolarmente commoventi le pagine in cui si ricostruisce il rapporto con l’amatissimo fratello Renato, morto in un misterioso incidente stradale procurato da un mezzo tedesco, nella Roma del ’44, dominata dai nazisti. Della sua morte lei saprà molti mesi dopo e il dolore infinito le causeranno uno dei numerosi episodi depressivi di cui soffrirà ripetutamente.
Molto interessante il clima romano in cui la scrittrice reduce dalla lunghissima parentesi egiziana si troverà a vivere nel dopoguerra: ecco allora gli incontri con scrittori e registi, critici e intellettuali, da Sibilla Aleramo, di cui sarà sempre amica, a Zavattini, Zanotti-Bianco, Anna Banti, mentre collabora con il giornale Noi donne e con diverse testate comuniste, riprendendo la sua carriera di giornalista impegnata nel sociale. Più tardi, rientrata definitivamente a Roma, si cimenta con il lavoro di traduttrice di classici, aiutata dalla figlia. Sua la traduzione di “Piccole donne” di Louise May Alcott e del celebre racconto di Henry James “Giro di vite”, rivede i suoi romanzi giovanili che vengono ripubblicati, conclude con il Premio Strega la sua lunghissima carriera.
“Radio Cairo. L’avventurosa vita di Fausta Cialente in Egitto”, libro insolito e interessantissimo, ricostruisce grazie alla paziente cura di Maria Serena Palieri una storia quasi sconosciuta, mette in risalto la personalità potente di questa donna minuta, venuta da una famiglia della buona borghesia ebraica, “proveniente dall’Italietta prefascista”, e divenuta per le circostanze storiche del Novecento una sorta di eroina dei media, una comunicatrice dalla forza straordinaria, protagonista di una guerra non convenzionale al servizio di un mezzo di propaganda, la radio, che si andava affermando come un’arma decisiva.
Radio Cairo: L'avventurosa vita di Fausta Cialente in Egitto
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