Ragazza con paesaggio di Jonathan Lethem

Una ragazza adolescente si trova suo malgrado a realizzare il sogno della madre che, dopo la sconfitta in politica del padre Clement, aveva deciso di abbandonare la terra, quasi inabitabile, per trasferirsi su un pianeta lontano abitato da superstiti alieni pacifici e una piccola comunità di avventurosi terrestri. Pella ed i suoi due fratellini affrontano il viaggio e la nuova casa manifestando le paure, le emozioni, le gioie caratteristiche delle loro rispettive età. La comunità è piccola: poche famiglie con qualche bambino e qualche single, oltre pochi indigeni dai comportamenti curiosi. L’arrivo di Clement, politico di professione, è visto come la premessa della trasformazione da un insediamento di frontiera alla formazione di una città capace di accogliere nuovi terrestri. Sorgeranno contrasti sulle regole ma inquietante sarà la tensione che coinvolgerà i rapporti tra gli indigeni ed alcuni terrestri. Come nei villaggi di frontiera del West, i cattivi vogliono mantenere privilegi a scapito degli indigeni e li accuseranno di misfatti ventilati da presenze che vedono le vicende ma che non possono raccontarle. Queste presenze derivano da sdoppiamento di personalità dovuto a virus tipici del pianeta. Si intuisce che sotto la vita tranquilla in apparenza vi sono forze avvincenti che guidano gli avvenimenti. Sorretta dalla fede della madre morta, Pella difenderà gli indigeni per creare una comunità integrata e acquisterà quella forza e conscenza di se stessa che le faranno vedere il futuro con speranza. Romanzo che si legge tutto d’un fiato.