Ragazze elettriche
- Autore: Naomi Alderman
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Nottetempo
- Anno di pubblicazione: 2017
Mentre esce al cinema il secondo episodio di Blade Runner, ecco che una scrittrice inglese, Naomi Alderman, si cimenta con “Ragazze elettriche”, una storia visionaria, irreale, fantastica, ambientata in un tempo vicino al nostro, in luoghi noti ma raccontati in modo sghembo, dove tutto quello che succede è assolutamente frutto di una fervida fantasia che per molti aspetti ha il tono di una sinistra profezia, di una assurda metafora di come siamo e come potremmo diventare, di come il tema del potere sia legato sottilmente ad ogni società e la conquista assoluta di questo passi per la crudeltà, la violenza, il fanatismo religioso, la guerra spietata tra i sessi, e non solo tra le grandi potenze economiche.
La fantasia di Naomi Alderman ci porta in un mondo nel quale le donne, inspiegabilmente, fin da bambine, scoprono di avere la capacità di scaricare elettricità che parte da una matassa di fili elettrici, nascosti sotto la clavicola, che man mano che le ragazze crescono diventano un’arma micidiale: la potenza sprigionata da ogni singola donna, ben esercitata, è capace di incenerire all’istante la persona che ha davanti.
Impossibile riassumere la lunga epopea che vede come protagoniste tre donne speciali: una trovatella, affidata ad una famiglia, che viene ripetutamente molestata fini a che lei stessa uccide l’uomo che avrebbe dovuto proteggerla. In fuga per lungo tempo, si rifugia in un convento americano, dove comincia a sperimentare la sua potenza, trasformandosi in una sorta di monaca capace di miracoli, potente divinità femminile al cui servizio devoto si pongono centinaia di donne che credono di aver trovato una dea a cui dedicare le loro enormi potenzialità elettriche. C’è poi una donna politica americana, Margot, sindaco di una città, anche se decisa a scalare le vette del potere scalzando il rivale. Sua figlia Jos è dotata della matassa elettrica, e verrà arruolata come soldatessa per sconfiggere gli eserciti di donne scatenate, crudeli, violente, che stanno costruendo un nuovo ordine mondiale, donne capeggiate da una moldava, Tatiana, che sta mettendo a dura prova le grandi nazioni con le sue incursioni, mirate alla totale schiavizzazione degli uomini, ritenuti una razza inferiore che deve sottostare al potere delle donne fornite di quei poteri di cui ormai, ora, loro sono totalmente privi. C’è poi un giovane cronista nigeriano, Tunde, che ha capito che nel mondo sta avvenendo una rivoluzione antropologica senza precedenti e vuole documentarla con telecamera e interviste: rischierà di soccombere per mano di donne crudeli, assassine di uomini inermi che subiscono da loro torture atroci.
Margaret Atwood ha accolto con entusiasmo “Ragazze elettriche”, questo romanzo davvero originale, estremamente “elettrizzante”, in cui l’autrice ha voluto condensare tutti i temi: dalla droga alla perversione, dal conflitto per il potere economico ai guasti del fanatismo religioso, dai rapporti difficili con i genitori e con i fratelli al conflitto perenne uomo-donna, qui completamente rovesciato in favore di donne assassine, capaci di ogni atrocità, in un clima sempre più cupo da lager nazista... Interessanti le metafore che nella narrazione, lunga, Naomi Alderman ha saputo creare, ma certo difficile da digerire questo romanzo tranne per gli affezionati di fantapolitica e fantascienza, che troveranno qui pane per i loro denti. Pulp fiction, per i fan del genere.
Ragazze elettriche
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