Da pochi giorni è in libreria il romanzo Ragazze smarrite (Guanda, 2021, pp. 368) di Marco Vichi, decima avventura del Commissario Franco Bordelli, il quale, a pochi giorni dalla pensione, si trova ad affrontare un caso complesso, il più complicato della sua carriera.
“Era mattina presto. Il commissario si era svegliato da almeno un’ora. Continuava a rigirarsi nel letto, e pensava…"
Marco Vichi è nato nel 1957 a Firenze e vive nel Chianti; il suo sito internet è www.marcovichi.it.
Presso Guanda ha pubblicato i romanzi: L’inquilino, Donne donne, Il brigante, Nero di luna, Un tipo tranquillo, La vendetta, Il contratto, La sfida, Il console, Per nessun motivo; le raccolte di racconti Perché dollari?, Buio d’amore, Racconti neri, Il bosco delle streghe, Se mai un giorno, Oltre il limite; i graphic novel Morto due volte con Werther Dell’Edera e Il commissario Bordelli con Giancarlo Caligaris, e la favola Il coraggio del cinghialino.
Ha inoltre curato le antologie Città in nero, Delitti in provincia, È tutta una follia, Un inverno color noir, Scritto nella memoria.
Ragazze smarrite. Un'avventura del commissario Bordelli
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Della serie dedicata al commissario Bordelli sono usciti, sempre per Guanda:
Il commissario Bordelli, Una brutta faccenda, Il nuovo venuto, Morte a Firenze (Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa 2009 per il miglior romanzo noir italiano), La forza del destino, Fantasmi del passato, Nel più bel sogno, L’anno dei misteri e Un caso maledetto.
Facciamo quattro chiacchiere con l’autore.
- "E adesso?" Sono i primi mesi di un nuovo decennio, una nuova vita attende Bordelli, ma ci sarà un nuovo romanzo con protagonista l’ex commissario di polizia?
Ci sarà, è già avviato. Non vedevo l’ora di raccontare il commissario in pensione, che vivrà le sue avventure. E poi ce ne saranno altri. Andare in pensione non vuol dire smettere di raccontare storie.
- Per la stesura della trama hai tratto ispirazione dal caso Montesi?
Devo dire di no, anche se quel caso lo conosco abbastanza bene. Posso dire di aver preso spunto da un’epoca, che avverto assai cinica. Il boom economico ha portato ricchezza ma anche povertà, ha allargato gli orizzonti di qualcuno e ha reso più superficiali altri. Le solite contraddizioni.
- Il commissario Bordelli apprezza il mondo nuovo che sta avanzando?
Franco Bordelli è un uomo curioso, di fronte alle novità non arretra, ma cerca di capirle. Apprezza il mondo che sta cambiando, ma vede anche quello che di negativo sta avanzando.
- Se le avventure di Franco Bordelli approdassero in televisione, come è accaduto di recente con successo di pubblico e critica ad altri commissari di carta, quale attore Le piacerebbe che interpretasse Bordelli?
Il mio commissario è Lino Ventura, dunque non mi dispiacerebbe un attore simile a lui. Ma il cinema ci ha insegnato che un bravo attore rende credibile un personaggio al di là della descrizione che troviamo nei romanzi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista allo scrittore Marco Vichi, in libreria con “Ragazze smarrite”
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