Ragazzo di Manhattan di Katharine Brush

Ragazzo di Manhattan (titolo originale Young Man of Manhattan) è il romanzo più famoso di Katharine Brush, pubblicato nel 1940, dal 27 maggio nelle librerie edito da Castelvecchi, tradotto da Allegra Ricci.

“Questa è la storia di Toby McLean, corrispondente sportivo del New York Star”, ma “è anche la storia della piccola Anna Vaughn che scriveva di cinema sul Chronicle Press”. Tutto aveva avuto inizio la notte del loro primo incontro, la stessa notte della vittoria di Tunney contro Dempsey. Pioveva a dirotto su Filadelfia, la pioggia allagava le strade e lo stadio sommergendo la folla. Terminato il match, McLean, giovane cronista sportivo, procedeva sul lato sinistro della strada con le mani in tasca, il bavero rialzato e la tesa del cappello ben abbassata. Gli pneumatici delle automobili che venivano in senso inverso gli sporcavano i pantaloni e “i clacson gli laceravano i timpani”. A 400 metri dallo stadio Toby aveva raggiunto una figura tozza che camminava davanti a lui con la testa incassata sulle spalle, simile a una tartaruga. Era un suo collega giornalista di nome Blake che all’improvviso si era precipitato in avanti prendendo per il gomito una ragazza con un cappello rosso che camminava sola qualche metro davanti a loro. Era Anna Vaughn, che curava una rubrica di cinema sul Chronicle Press. Presentandosi a Toby, Anna, piccola e completamente bagnata, aveva sollevato le ciglia perlate di pioggia rivelando occhi grandi e luminosi. “Carina!”, aveva pensato McLean restituendo il sorriso. Toby aveva pensato che la ragazza era probabilmente la più fradicia creatura in tutta Filadelfia ma di certo la più bella. Da perfetto cavaliere McLean aveva offerto la propria stanza d’albergo ad Anna così la giornalista avrebbe potuto scrivere il suo pezzo sul match mentre i suoi colleghi maschi bevevano al bar qualche piano più in basso. Quando Anna aveva fatto leggere l’articolo a Toby e lui si era accorto della bravura della giovane, perché sapeva scrivere meglio di lui, aveva redatto, infatti, in poco tempo un pezzo esattamente come avrebbe voluto scrivere lui.

“Ecco. Una ragazza come lei ci vorrebbe, per me, per stimolarmi. Dannazione! Mi batte, non c’è che dire”.

Ma Toby era comunque fiero di lei, perché anche se non se ne era reso ancora conto, il reporter d’assalto dalla vita caotica si era innamorato per la prima volta nella sua vita. Ricambiato, ovviamente.

“... Ho deciso che ci sposiamo”.

Katharine Brush (Middletown, 1902 - New York, 1952) nel romanzo che le donò la popolarità descrive l’America della fine degli anni Venti, prima del crollo di Wall Street del ’29, quel Grande Paese che proprio allora vide nascere e svilupparsi l’epoca dorata del giornalismo statunitense. Toby e Anna sono giovani, ambiziosi e innamorati, entrambi così belli e così ben accoppiati. McLean possiede “una vena di pensiero ricca e profonda, uno stile originale, una tecnica rara”, Anna Vaughn aiutata dalla sua Remington scrive come i migliori giornalisti, quindi è certo che farà strada. Si sposano cinque giorni e quattordici ore dopo essersi conosciuti, trascorrono tre giorni di luna di miele ad Atlantic City e vanno a vivere a New York, in un appartamento di quattro camere nella Nona Strada Est. Eppure qualcosa non funziona, i litigi e le incomprensioni iniziano presto.

L’autrice, che aveva esordito agli inizi degli anni Venti con una serie di racconti brevi ottenendo diversi premi letterari, offre ai lettori un realista spaccato di una love story che cerca di resistere alle tempeste del vivere quotidiano, “Proprio fatti l’uno per l’altra”.
Da libro venne tratto nel 1930 il celebre film Young Man of Manhattan (Gioventù di Manhattan), regia di Monta Bell protagonisti Claudette Colbert, Norman Foster e Ginger Rogers, qui alla sua prima esperienza cinematografica.

“Toby e Anna non erano una coppia come le altre. Erano due giovani pieni di vitalità, uniti come nelle favole, felici, per sempre giovani e felici...”.