Rebecca la prima moglie
- Autore: Daphne du Maurier
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Il Saggiatore
- Anno di pubblicazione: 2015
Rebecca la prima moglie (Il Saggiatore 2015, titolo originale Rebecca, traduzione di Marina Morpurgo, Postfazione di Loris Tassi) di Daphne Du Maurier (Londra, 13 maggio 1907 – Par, 19 aprile 1989), pubblicato per la prima volta nel 1938, viene nel 2015 riedito da Il Saggiatore nella Collana La Letteratura secondo Hitchcock.
“La notte scorsa ho sognato che ritornavo a Manderley”. La protagonista di uno dei romanzi più celebri della popolare scrittrice inglese, dal cui libro è stato tratto nel 1940 il film omonimo diretto da Alfred Hitchcock, con Joan Fontaine e Lawrence Olivier, vincitore di due premi Oscar, nell’Incipit più famoso della letteratura, sogna di essere tornata in un luogo che ora non esiste più.
“Ecco Manderley, la nostra Manderley, intima e silenziosa come era sempre stata: la pietra grigia splendeva nella luce lunare del sogno, le finestre riflettevano i prati verdi e la terrazza”.
Il tempo non era riuscito a distruggere la simmetria perfetta di quelle mura, né il luogo in sé, un gioiello nel cavo di una mano. Una nube però coprendo la luna si era portava via l’illusione di perfezione, le luci alle finestre si erano spente, la grande dimora era un guscio vuoto, desolato e disabitato. La casa era un sepolcro dove giacevano terrore e sofferenza sepolti sotto le rovine. “Non ci sarebbe stata resurrezione”. Pensare da sveglia a Manderley significava ricordare il giardino delle rose in estate e il canto degli uccelli all’alba, il tè sotto il castagno e il mormorio del mare “che ci arrivava attraverso il prato”. Nella realtà la protagonista del romanzo si trovava a centinaia di miglia di distanza, in una terra straniera, in un anonimo albergo, insieme a suo marito, l’ex proprietario di Manderley. La coppia non avrebbe mai parlato di quel posto meraviglioso, incantato, come fuori dal tempo giacché
“Manderley non era più nostra. Manderley non era più”.
Tutto aveva avuto inizio a Montecarlo quando la dama di compagnia della signora Van Hopper, una donna imponente, curiosa e volgare, aveva conosciuto il malinconico Maxim de Winter, vedovo in apparenza inconsolabile della bellissima moglie Rebecca. La dama di compagnia, per sua stessa ammissione, era un tipino insignificante, con un viso acqua e sapone, capelli lisci tagliati corti, infagottata malamente in un cappotto e in una gonna. Eppure la giovane donna era stata notata da Max de Winter, con grande stupore della signora Van Hopper, Max aveva chiesto e ottenuto la mano dell’ex dama di compagnia.
“Allora siamo d’accordo, invece di fare la dama di compagnia per la signora Van Hopper, la farete per me e i vostri compiti saranno praticamente gli stessi”.
Il romanzo Rebecca la prima moglie, un classico della letteratura gotica e romantica, è stato letto da intere generazioni di lettrici, conquistate dalla storia della dama di compagnia, la quale, giunta nel regno delle fiabe di Manderley, si trova costretta a confrontarsi con il fantasma di Rebecca, la prima moglie di Max de Winter. Impossibile dimenticare Rebecca, il cui ricordo perseguita sia la Signora Danvers, la perfida quanto folle governante del maniero, sia Maxim.
“La strada per Manderley si stendeva davanti a noi. Non c’era luna e il cielo sopra di noi era nero come inchiostro. Ma, all’orizzonte, era attraversato da lampi di porpora simili a schizzi di sangue. E il vento salmastro del mare ci soffiava la cenere in faccia”.
Rebecca la prima moglie
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Rebecca la prima moglie
Lascia il tuo commento