Red Square di Martin Cruz Smith

Nuovi intrighi, scritti dal geniale autore di Gorky Park, Martin Cruz Smith. L’autore ripropone il protagonista Arkady Renko, capo della squadra omicidi di Mosca, in una nuova indagine. Dieci anni dopo Arkady ritorna nella sua città natale, ma la trova molto diversa da come l’aveva lasciata. Ha inizio così Red Square (Mondadori, 2014, traduzione di Marco Amante), un’indagine che condurrà il nostro detective nelle piaghe più nascoste del capitalismo sovietico.

Arkady Renko, un uomo che non ha certo bisogno di presentazioni.
Chi ha incrociato la sua strada, cercando di fermarlo, ne è uscito con le ossa rotte. E anche peggio, inutile sottolinearlo.
E chi lo conosce per le sue gesta… beh, sa già cosa aspettarsi. Nel bene e nel male.
Queste pagine narreranno di una storia complicata, ovviamente.
Una vicenda che toccherà tre grandi città europee: Mosca, Berlino e Monaco di Baviera.
Il motivo del coinvolgimento del nostro?
Semplice: l’omicidio di un banchiere della mafia.
Il periodo storico? Tra il 6 e il 21 agosto 1991, dopo l’abbattimento del muro di Berlino e in diretta durante il crollo dell’Unione Sovietica.
Pochi decenni che a noi potrebbero sembrare ere geologiche, una realtà alla quale eravamo abituati che sta svanendo sotto il nostro sguardo.
Arkady sarà lo spettatore in prima fila e si troverà a lottare per non soccombere in questo tragico scenario.
Lottare non è mai stato un problema, per il nostro.
Ma quando le forse sono potenti e convergono tutte su di lui, ecco che portare a casa la pelle potrebbe risultare decisamente complicato.

Martin Cruz Smith ci narra una storia semplice da seguire, una vicenda che ben presto diverrà la classica matassa ingarbugliata.
E che meglio del nostro, per sbrogliarla?

Un libro in puro stile Smith, vale a dire personaggi sapientemente dettagliati, uno scenario evocativo e colpi di scena a profusione, ecco ciò che ci attenderà in queste pagine.
Ma lo sapete già, se conoscete questo munifico autore.
Pagine che con tutta probabilità divorerete. Lo so perché è successo anche a me.
Se invece non avete mai letto nulla di Martin, vi consiglio di procurarvi la prima storia di Arkady, giusto per andare con ordine.
Ma se siete “inciampati” per caso su queste pagine, avete già iniziato a leggerle e non volete tornare indietro, va bene ugualmente.
In fin dei conti l’importante è leggere, un verbo che fa solo del bene.