Redenzione di Chiara Marchelli

Redenzione di Chiara Marchelli (NN Editore, 2020) è, come dice il sottotitolo, "la prima indagine di Maurizio Nardi", comandante dei carabinieri a Volterra, un personaggio riflessivo quanto schivo, che di sicuro fa breccia nel lettore. Il fatto che l’autrice abbia apertamente inteso che ci sarà un prosieguo fa ben sperare, avendo caricato Nardi di sfumature umane, che lo allontanano dallo stereotipo dell’eroe di taluni romanzi d’indagine, suscitando empatia e spirito d’immedesimazione.

Trama - Siamo a Volterra, in provincia di Pisa, fra giugno e luglio 2019. Un’estate torrida, che viene turbata dal ritrovamento di un cadavere. Si tratta di una donna, soffocata e buttata in un fossato. Del caso si occupa per l’appunto Maurizio Nardi, che deve fare appello a tutto il suo sesto senso per riuscire a trovare il bandolo della matassa, quasi se far luce sulle indagini servisse a rischiarare un po’ se stesso, capirsi di più.

"A Maurizio preme sempre stabilire questo. Che sia allontanamento volontario, suicidio, disgrazia o omicidio, lui vuole sempre sapere se ci saranno figli a pagare per tutti."

Volterra è altresì il rifugio che Giorgia Sala ha scelto per le sue vacanze. Da Milano, vi si reca nel mese di giugno, quando c’è meno gente. La donna affitta puntualmente una casa, da tre anni a questa parte, e si ritempra, lontana dal passato e da tutto. Giorgia, che ha quarantasei anni, fa la conoscenza di Malina, la vicina di casa. Quest’ultima l’anno precedente non c’era, essendosi trasferita da poco. Le due diventano amiche, si riconoscono l’una nel riflesso dell’altra. Giorgia confida a Malina un passato di anoressia; Malina le racconta della madre internata da giovane in un manicomio. Sono due anime sofferenti, alla stessa identica stregua.

"Se il contrario della vita è la morte, come si può pretendere che la morte scacci se stessa?"

Mentre Nardi indaga sull’omicidio avvenuto nella cittadina, e ovviamente si fa una personale opinione di come si siano svolti i fatti, che per altro mantiene fino alla fine, ecco che Giorgia scompare. La cerca il padre, giunto appositamente dalla Valle d’Aosta, che non crede a un allontanamento volontario della figlia; la cerca Nardi con la sua squadra e il valido aiuto del braccio destro Mileto, persuadendosi che quella sparizione abbia del misterioso e sia stata quanto meno inquinata da un depistaggio.
Inizia così una corsa contro il tempo, per ritrovare Giorgia ancora in vita. Gli elementi non sono tanti e talvolta Nardi ha l’impressione di brancolare nel buio.

Il racconto si fa sempre più serrato e appassionante, poiché andrà a toccare fragilità dell’animo femminile che esplorano da vicino la radice del male, storie di passato e presente, causa ed effetto, dagli epiloghi con conseguenze devastanti.

Redenzione segue un intreccio molto ben congegnato, dove la suspense tocca picchi importanti, giungendo a esplorare un terreno minato quale quello della follia, di cui affascina sempre comprendere le ragioni, quasi se giustificandola, potesse fare meno male. Un romanzo di spessore, senza dubbio consigliato.