“L’ultimo messaggio di Leonardo” (Skira 2019, pp. 320, 14 a colori 18,00 euro) di Maria Pirulli e Stefano Ferrio e “L’ultimo respiro del Corvo. L’omicidio di Caravaggio” (Skira 2019, pp. 512, 24,50 euro) di Silvia Brena e Lucio Salvini indagano su due grandi misteri dell’arte che riguardano due geni di tutti i tempi.
- “L’ultimo messaggio di Leonardo”. Maria Pirulli, specializzata nelle disabilità sensoriali, è autrice del saggio “La lingua dei segni nella Vergine delle rocce”, lo studio scientifico da cui ha tratto spunto la creazione di questo romanzo che fa luce sul Leonardo da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) più intimo e sconvolgente di cui si abbia mai avuto esperienza. Il 2019 celebra il quinto centenario della morte dell’inventore, artista e scienziato italiano dalla mente poliedrica e dallo sguardo anticipatore e visionario, oggetto di studi e di immenso interesse. Maria Pirulli con il giornalista e scrittore Stefano Ferrio, immagina una trama intricata e appassionante al cui centro vi è “La Vergine delle rocce”, opera tanto famosa quanto enigmatica, resa più ambigua e sensuale a causa delle pericolose relazioni che il suo autore, il genio più ammirato del Rinascimento italiano, intratteneva con i modelli scelti per rappresentare la Madonna e l’Angelo nel dipinto a olio su tavola del quale esistono due versioni. La prima versione della “Vergine delle rocce”, databile tra il 1483-1486 circa, è conservata presso il Museo del Louvre, la seconda, databile tra il 1494-1504 è conservata nella National Gallery di Londra.
- “L’ultimo respiro del Corvo. L’omicidio di Caravaggio”. Brena & Salvini, la prima, scrittrice, giornalista, con una lunga esperienza di direzione di importanti testate femminili, autrice di saggi su tematiche correlate al mondo femminile e romanzi per teenager, il secondo, giornalista e autore televisivo, direttore generale della Ricordi per diciassette anni e amministratore delegato della Fonit Cetra per un decennio, hanno redatto un thriller che svela il mistero dell’omicidio di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio (Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610. Un mese prima della sua morte, nel giugno del 1610, il Merisi aveva portato a compimento la sua ultima opera: “Il Martirio di Sant’Orsola” commissionata dal banchiere genovese Marcantonio Doria, la cui famiglia aveva per protettrice proprio Sant’Orsola. Il mistero della morte di Caravaggio, definita uno dei grandi gialli della storia dell’arte, si nasconde tra le pieghe di una copia di un quadro famoso dell’artista, quel “Martirio di sant’Orsola” conservato presso la Galleria di Palazzo Zevallos a Napoli, dipinto dal Caravaggio poco prima di morire e da molti considerato una denuncia del suo assassinio. Nel romanzo, un giallo documentato e avvincente, un coltissimo critico d’arte sui generis è chiamato a risolvere questo “cold case” che si trascina da ben quattro secoli.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Novità libri: due romanzi Skira indagano su due grandi misteri dell’arte
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