Salt River di James Sallis

In molti hanno scoperto James Sallis dopo il successo del film Drive, che è stato tratto da uno dei suoi romanzi e che senza dubbio ha contribuito a far crescere l’interesse nei confronti di uno scrittore definito da The Indipendent “un genio non celebrato del giallo”.
A portare in Italia alcuni dei libri di James Sallis è stata Giano, piccola casa editrice del gruppo Neri Pozza, che, nel 2011, ha pubblicato “Salt River”, l’ultimo volume della trilogia che comprende “Il bosco morto” e “La strada per Memphis”.

Nel romanzo, un ex poliziotto, ex detenuto ed ex psicologo, John Turner, si ritrova a esercitare la funzione di vice sceriffo in una piccola cittadina dalle parti di Memphis. Mentre affronta il dolore per la morte della sua amata Val e fa i conti con i fantasmi del passato, due eventi arrivano a turbare la sua vita e quella della comunità. Schiantandosi con un’auto rubata contro l’edificio del comune, il figlio problematico dello sceriffo fa il suo esplosivo ritorno in città, e allo stesso tempo ricompare anche Eldon, vecchio amico di John, in fuga da un’accusa di omicidio che lui stesso ammette di non sapere se sia veritiera o meno.

I gialli di James Sallis non sono romanzi costruiti intorno a trame intricate e colpi di scena ma sembrano piuttosto trovare nell’universo del crimine lo spunto ideale per tessere meditazioni sulla condizione umana e dare voce a personaggi feriti, fragili, in cerca di risposte. “Salt River” non fa eccezione e nel contesto malinconico di una cittadina morente, che sta piano piano svanendo di fronte agli occhi dei suoi abitanti, John Turner si muove con fatica sotto il peso del passato, perché scappare da se stessi e dalla propria storia non è possibile, non importa dove si scelga di fuggire.
La prosa asciutta e lirica di Sallis, in cui niente è superfluo, ci parla di quanto sia difficile sopravvivere a chi abbiamo amato, diventare vecchi e andare avanti traendo il meglio da quanto ci rimane.
Arrivati alla fine di questo breve intenso libro in cui i riferimenti alla musica sono molti, sentirete risuonare dentro di voi la tristezza che come una melodia esce dalle sue pagine. La vita è una creatura delicata, evanescente, che se ha un senso ci mette i bastoni tra le ruote mentre cerchiamo di trovarlo.