Salvate il soldato Ryan di Max Allan Collins

Salvate il soldato Ryan di Max Allan Collins racconta di una missione disperata. 6 giugno 1944: il giorno dello sbarco in Normandia. L’America è impegnata nel più drammatico dei conflitti. Portare a casa la pelle è dura di per sé, ma al capitano John Miller e alla sua brigata viene assegnato un ulteriore compito. Trovare e portare a casa, sano e salvo, il soldato Ryan.

Il motivo? Tre suoi fratelli sono appena morti in questa terribile guerra e la famiglia non può e non deve sopportare altri dolori. Una missione semplice, all’apparenza. Una missione che cambierà molte vite, a volte per sempre. E forse, solo alla fine, un pallido sole tornerà a splendere.

Max Allan Collins ci parla di una storia drammatica, e non mi riferisco solo alla guerra.
Una famiglia distrutta per la cupidigia dell’uomo, insieme ad altre vite che muteranno per sempre i cuori di milioni di persone.

Una storia straziante, una storia portata maestosamente sul grande schermo e forse, grazie a questa sinergia, così nota e amata.

Salvate il soldato Ryan è un libro duro, crudo, scinsero.
Un libro che non ha un vero e proprio target, perché è dedicato a chiunque voglia leggere qualcosa di bello e doloroso. Una storia che lascerà il segno.

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