Salvato dal nemico di Riccardo Chiaberge

“Salvato dal nemico” di Riccardo Chiaberge è un libro interessante e intrigante, che parte dall’attualità, e che oggi, nell’odierna situazione politico-culturale, si rilegge con grande interesse.

Un noto giornalista di un importante settimanale viene mandato in missione a Kioto: questo il pretesto narrativo per andare con un lungo flashback indietro nel tempo a rievocare il mistero di una strage nazista perpetrata contro 51 cittadini innocenti di cui solo uno fu salvato all’ultimo istante. Si tratta del padre del narratore, che vuole ricostruire le ragioni che portarono a quella misteriosa salvezza del padre per mano di un aguzzino nazista: al di là del noir, che pure ci affascina, il libro ripercorre episodi drammatici del nostro recente passato con un vero desiderio di chiarezza, con la voglia di vederci chiaro, senza veli ideologici, in storie apparentemente passate, ma su cui gli anni hanno costruito pregiudizi non ancora superati.

Senza retorica e senza preconcetti, Chiaberge compie un’operazione storiografica servendosi di una vicenda personale con coraggio ed onestà, ricostruendo un brano di storia locale che è metafora di tanti comportamenti apparentemente inspiegabili che funestarono intere popolazioni negli anni terribili tra il ’45 e la fine della guerra.

Una lezione di storia sugli anni della Resistenza da non trascurare, scritta con una prosa limpida e appassionante.