Satchmo. La mia vita a New Orleans
- Autore: Louis Amstrong
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: minimum fax
- Anno di pubblicazione: 2004
La mia passione è la musica e nessuna donna potrà mai sostituirla. Ancora oggi la mia tromba viene prima di tutto.
Louis Satchmo Daniel Armstrong è il padre del jazz, fondatore di un nuovo genere musicale, con il suono della sua tromba cerca di attutire il grande frastuono bellico del primo conflitto mondiale.
In "Satchmo. La mia vita a New Orleans", opera autobiografica, Armstrong si racconta e ci racconta gli anni difficili della sua adolescenza sino al raggiungimento della propria maturazione artistica e professionale, agli anni che segnano l’apice della sua carriera (1920-1922).
Mamma Mayann si separa presto dal padre di Louis tanto che durante i primi anni di vita viene svezzato ed educato dalla nonna e solo quando la madre si ammala Louis inizia a vivere con lei sbrigando le faccende domestiche ed occupandosi della piccola sorellina, Mama Lucy. Dopo la guarigione di Mayann riprende gli studi (fino alla quinta) e inizia a scorrazzare sempre a piedi scalzi per il quartiere più povero di New Orleans con una banda di "monelli".
Il quartiere in cui vive e si diverte è uno dei più malfamati della città , è il luogo in cui si muovono prostitute, magnacci avventori e giocatori di bische, Louis è un bravo ragazzo ma viene chiuso per diversi mesi in riformatorio per detenzione di arma da fuoco.
La pistola è del patrigno Gate e lui se ne appropria per scherzo, spara in aria vari colpi a salve e la polizia lo porta in una struttura correttiva e lì che conquista la simpatia del supervisore Davis e impara a suonare la tromba.
Satchmo, durante la propria vita, sarà sempre grato al periodo detentivo forte è il profumo della pianta di caprifoglio che gli ricorda quei luoghi, perché grazie a ciò ha appreso un mestiere divertendosi e incanalando nel modo giusto le proprie doti artistiche.
Suona nelle brass band, durante i funerali nelle feste danzanti dei locali notturni frequentati da gente poco raccomandabile (prostitute, giocatori d’azzardo e protettori ecc) e contemporaneamente svolge altri piccoli lavoretti durante il giorno per racimolare qualche spicciolo e darlo alle donne di casa.
Il giovane trombettista si guadagna subito l’appellativo di Dipper e Little Louis fa una lunga gavetta negli honky tonk e suona con i musicisti più importanti del campo jazzistico.
Louis cerca di rubare a tutti un qualcosa, che sia il swing la tecnica il timbro però nella sua carriera professionale è e sarà sempre grato solo a papa Joe (Joe Oliver) che lo porterà con sé a Chicago.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Satchmo. La mia vita a New Orleans
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