Scandalo in casa Mitford
- Autore: Jessica Fellowes
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
Quel martedì notte, il ballo organizzato dai Guinness al culmine della stagione londinese iniziò in maniera del tutto prevedibile. Ma nessuno immaginava che si sarebbe concluso con un cadavere. Louisa Cannon lavorava come cameriera nelle cucine di Grosvenor Place, ma solo temporaneamente, rammentava spesso a se stessa. In verità desiderava smettere di fare la serva, pur sapendo che si trattava di un impiega onorevole. Purtroppo occorreva pagare l’affitto e soddisfare altre necessità.
Nessun indugio, dunque, fin dall’incipit, per Scandalo in casa Mitford (Neri Pozza, 2019, traduzione di Alessandro Zabini), il terzo romanzo della serie ideata dalla scrittrice inglese Jessica Fellowes – giornalista e autrice di libri sui retroscena di Downton Abbey, la famosa serie creata da suo zio Julian –, con protagoniste le sei sorelle Mitford e Louisa Cannon, il cui ruolo, non sempre ben definito, è passato da cameriera presso Lord e Lady Redesdale e confidente delle loro figlie, ad aspirante investigatrice.
Dopo essere stata determinante nella soluzione di due omicidi – quello dell’infermiera di guerra Florence Nightingale Shore e del “giovane di belle speranze” Adrian Curtis, Louisa, nel 1926, ha lasciato un lavoro sicuro per intraprendere una carriera a Londra, approfittando delle opportunità offerte dalla città negli anni successivi alla guerra.
Ha anche cercato di entrare in polizia, sperando che i furti di cui era stata accusata in giovane età a causa dello zio Stephen non avessero macchiato la sua fedina penale: purtroppo non è stato così e la sua candidatura è stata subito respinta.
Siamo ormai nel 1928 e, per integrare il suo magro reddito come sarta, Louisa lavora come cameriera nelle feste organizzate dalle famiglie più ricche e in vista della città. Proprio durante uno di questi balli, vive l’angosciante esperienza di assistere alla morte di una giovanissima domestica precipitata dal lucernario mentre cercava di intravedere gli aristocratici ospiti invitati alla festa. Nancy e Diana Mitford, invece, anch’esse presenti, dimenticano presto l’incidente. Quella stessa sera, però, qualcos’altro di insolito accade:
Scomparsa denunciata il 15 giugno 1928, signorina Rose Morgan, anni diciassette, vista l’ultima volta da Elizabeth Tipping e Nora Taylor al numero 10 di Grosvenor Place, dove aveva lavorato con un incarico temporaneo per la festa di quella sera. […] Hanno denunciato la scomparsa dopo che la sua padrona, Lady Delaney, li ha avvisati che non era tornata dalla festa.
La percezione, per Diana Mitford, di non avere alcuna preoccupazione al mondo, come se solo un luminoso avvenire l’attendesse, trova sostegno nella proposta di matrimonio di Bryan Guinness, che, come afferma Nancy, è:
Ricco, bello e, quel ch’è peggio, terribilmente gentile. È uno dei pochi giovani a posto che si trovano in circolazione.
A quello che viene definito “il matrimonio dell’anno”, fra una giovane di grande bellezza, la diciottenne Diana, e l’erede di una fortuna, oltre a personaggi di spicco dell’alta società – come lo scrittore Lytton Strachey, la pittrice Dora Carrington e il “promettente romanziere” Evelyn Waugh – c’è anche Louisa, che ha ricevuto un’offerta che non può rifiutare: diventare la cameriera personale di Diana e accompagnare la coppia durante i numerosi viaggi all’estero. Dovrà cominciare il giorno delle nozze, il 31 gennaio 1929, un inizio che la sposa considera meraviglioso:
Fu così che Louisa si trovò di nuovo sulla breccia con la famiglia Mitford, e si domandò quale battaglia si sarebbe trovata a dover combattere...
La turbinosa vita parigina, durante la luna di miele, è travolgente come un tifone: feste, serate a teatro, cene in locali alla moda, amici glamour. Almeno fino alla mattina in cui, in un’atmosfera carica di tensione, Louisa apprende una notizia sconvolgente:
Ieri sera Shaun Mulloney è uscito a cena con noi , poi è ritornato qui. Sua moglie, Kate, ha appena telefonato. È morto...
Il decesso viene archiviato come una grave intossicazione alimentare – secondo la stampa “una tragedia provocata da una reazione allergica fatale” – e per festeggiare il loro primo anniversario di matrimonio, Diana e Bryan non hanno difficoltà ad accettare l’invito di Kate Mulloney, ora ricca vedova, che ha affittato un intero piano dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, dove si ritrovano molti dei personaggi di spicco già presenti a Parigi poco meno di un anno prima.
Quando anche Clara Fisher, un’attrice americana del gruppo di amici di Nancy, muore in circostanze poco chiare, Louisa sospetta non solo che i due casi siano collegati, ma che ci sia un assassino fra loro. Ancora una volta la giovane interpreterà il ruolo di investigatrice, riproponendo con Guy Sullivan – che ne frattempo ha avuto una promozione a sergente e ha mandato a monte un matrimonio – una coppia collaudata, e non solo nelle indagini: intuito e capacità deduttive sembrano svilupparsi ed affinarsi nei due almeno quanto il loro affiatamento.
Come Jessica Felowes precisa nella “nota storica”, questo romanzo narra di persone realmente vissute e di eventi realmente accaduti, tuttavia la trama investigativa e la maggior parte dei dialoghi sono frutto della sua immaginazione.
Alcuni casi di cronaca hanno ispirato la morte della cameriera caduta dal lucernario e la fuga della giovane Rose, così come altre situazioni: dalle tensioni generazionali seguite alla prima guerra mondiale – le persone cresciute in epoca vittoriana e in epoca edoardiana reagirono con sconcerto a quella che parve loro la dissolutezza di chi aveva accolto i cambiamenti degli anni Venti –, alla relazione di Diana con Sir Oswald Mosley, futuro fondatore dell’Unione britannica dei fascisti, di cui fu il leader. Un rapporto controverso che porterà, di lì a pochi anni, al divorzio fra Diana e Bryan e, nel 1936, alle nozze con Mosley nel salotto di Göring, alla presenza di Hitler.
La Fellowes, dunque, mantiene fede al progetto di scrivere sei romanzi – I delitti Mitford –, riuscendo, ancora una volta, a stupire il lettore con uno sguardo privilegiato sulla Storia: sono evidenti i riferimenti al clima di tensione vissuto dall’intera Europa, all’avvento del fascismo ed alla crisi economica e finanziaria seguita al crollo di Wall Street nel 1929.
Fra personaggi vecchi e nuovi, Scandalo in casa Mitford si concentra sull’affascinante e algida Diana, ma vengono citate tutte le sorelle Mitford – in particolare Nancy e Pamela –, di ciascuna delle quali vengono delineati il carattere e le prerogative: una lettura appassionante, ben equilibrata nelle sue parti e interessante, non solo per l’aspetto investigativo della trama, ma anche per la descrizione di una parte della società inglese, in un’epoca caratterizzata da forti contraddizioni e grandi cambiamenti. Attraverso gli occhi di Louisa, trait d’union fra due mondi altrimenti distanti, assistiamo sia all’opulenza e alla frivolezza dei giovani aristocratici, incuranti delle nubi che si stanno addensando all’orizzonte, sia alle difficoltà cui, nonostante l’evidente rottura con il passato, devono ancora far fronte le classi meno agiate.
Il prossimo romanzo, se verrà mantenuto l’ordine cronologico, sarà dedicato a Unity, che fu, come Diana, fra i numerosi aristocratici che subirono il fascino di Hitler – un passato, nella Storia inglese, marginale, ma comunque “ingombrante”. Potremmo però ritrovare i personaggi di Jessica Fellowes in carne ed ossa sul piccolo schermo, dal momento che sono stati già acquistati i diritti cinematografici: i suoi lettori non vedono l’ora.
Scandalo in casa Mitford. I delitti Mitford
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