Scandinavia
- Autore: Enzo Biagi
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rizzoli
Negli anni Settanta, Enzo Biagi scrisse diversi libri sui posti da lui veduti. La Scandinavia al tempo rappresentava lo stereotipo della libertà sessuale e della socialdemocrazia, un luogo felice soprattutto per la bellezza delle sue abitanti. Ma la realtà è più complessa.
Biagi distingue Danimarca, Svezia e Norvegia dalla Finlandia, che ha avuto una storia diversa ed è una repubblica. A ogni nazione dedica tre capitoli in cui parla della storia e dei personaggi celebri (Bergman, Strindberg, Ingrid Thulin, Liv Ullmann) e mostra l’avanzata culturale di questi Paesi. Si sofferma a delineare la storia e a dedicare spazio ai mitici vichinghi, gente avventurosa e un po’ rozza che ha cambiato l’Europa.
Si interessa a problemi sociali come l’emancipazione sessuale delle donne, davvero sorprendente per l’epoca, non disgiunta però da un certo romanticismo.
I premi Nobel, questa bella istituzione molto nota e allora non criticata, sono spiegati nel loro perché.
In campo letterario Biagi fa riferimento alle saghe e alla letteratura molto chiusa, molto angosciante, legata a pudori luterani e a sensi di colpa.
La Finlandia è un caso a sé. È una terra di confine con una popolazione ferocemente avversa ai nemici e orgogliosa della sua diversità, oppressa come è stata da Russi e Svedesi da cui, a fatica, i Finlandesi si sono liberati.
Da ciò deriva una visione realistica della vita, sanno che devono farcela da soli. Alcuni ce l’hanno fatta, come Frans Eemil Sillanpää, premio Nobel, che descrive la miseria dei contadini, e Väinö Valtteri Linna, cantore della guerra di Carelia, massacro inutile di chi, senza colpa, sta dalla parte sbagliata.
Scandinavia, in definitiva, è un bel libro, da leggere anche se datato: l’Europa di cui parla Biagi non esiste più.
Scandinavia
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Scandinavia
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