Scogliera di Olivier Adam

Parto subito col dire che siamo di fronte a un romanzo molto intenso e sentito e che sembrerebbe essere autobiografico. Poi a dire il vero quanto ci sia di vita veramente vissuta e quanto sia stato romanzato non saprei. Fatto sta che la nota autobiografica è presente e se si sono letti i primi romanzi di Olivier Adam se ne capisce anche il motivo in quanto riscontrabili in questa sua opera dove si intravede il germe delle opere che stava per scrivere.
I suoi romanzi hanno tutti un’impronta, che è quella di sondare l’animo umano, anche quello più insondabile, non per ricercarne motivi o ragioni, ma per tracciare delle caratteristiche che possono accomunare diversi individui in quanto possono vivere una medesima esperienza emotiva e relazionale.
Ma qui siamo un po’ lontani, a mio parere, da altre sue opere, da quel Passare l’inverno che gli ha permesso un paragone importante come quello di Carver, o anche da Peso leggero, libri dove gli “sconfitti” dalla vita sono raccontati per come sono, senza cercare delle spiegazioni a tutti i costi o fornire dei finali.

Scogliera (Minimum Fax, 2007) è un romanzo che, invece, per certi versi può sembrare un po’ ripetitivo, un po’ insistente su certe tematiche che poi si riconducono a una sola, e per questo può portare a sentirne una certa pesantezza, ma occorre tenere presente che per l’autore probabilmente è più intimo e quindi più complesso da esprimere. Un’infanzia e una vita intera segnata dalla morte della madre, una morte mai risolta da nessun componente della famiglia e che porta al disfacimento della stessa. Tutto ruota intorno a questa mancanza, tutte le scelte sbagliate, tutti gli eccessi e tutte le decisioni, in una sorta di vicolo cieco pessimistico e che solo alla fine forse fornisce una luce di salvezza.

Questo romanzo dunque è una distinzione netta con i suoi inizi e, anche se a mio modo di vedere, è meno interessante degli altri, porterà dopo alla realizzazione di Al riparo di nulla, che se con Carver ha poco a che vedere oramai, ci regala comunque un romanzo intenso, denso di contenuti, con un’interessante tematica, convincente.