Seingalt. Il re e il libertino
- Autore: Lapo Sagramoso
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2020
L’artista, scrittore e art director, uomo di cultura poliedrico, Lapo Sagramoso ha una notevole passione per il romanzo storico, che, già dal tempo di Manzoni, mescola con sapienza fatti e personaggi veri con la fantasia dello scrittore. In questo piacevolissimo libro dal titolo Seingalt. Il re e il libertino (La Torre dei Venti, 2020), i due protagonisti, Giacomo Casanova e Luigi XVI di Francia, sono personaggi notissimi e tuttavia l’autore ce li presenta da un punto di vista diverso e originale, riscrivendo una pagina di storia tragica, quella che condusse il re di Francia alla ghigliottina, con un’eleganza, una leggerezza e un’interpretazione di fantasia, ma alquanto verosimile.
Il vecchio libertino Casanova, scampato a tante tempeste, alla prigione, alle fughe rocambolesche e a tutte le avventure erotiche che lo hanno reso celebre, abbandona il castello dove si accontenta di fare il bibliotecario e, attraverso una serie di inganni, travestimenti e cambi di identità, si trova al centro di un complotto teso a salvare la famiglia reale di Francia, Luigi, Maria Antonietta, i delfini e le dame del seguito, in fuga verso il confine dove sono attesi da lealisti che vogliono metterli in salvo. Malgrado le enormi cifre pagate per corrompere militari, guardia nazionale, piccoli potentati locali, arrivata nel piccolo villaggio di Varennes la berlina reale viene fermata, il re riconosciuto, e la folla ne richiede l’immediato ritorno a Parigi: Casanova, che ha preso il suo eteronimo e si presenta come il barone di Seingalt, inventa stratagemmi, crea alleanze con personaggi discutibili, fa ogni tentativo per consentire la fuga della famiglia reale, ma non riesce nel suo intento. Decide allora di seguire il destino del re, di seguirlo fino a Parigi dove si traveste da valletto, e come tale viene accettato da Luigi, di cui condividerà la situazione precaria, la prigionia al Tempio, la separazione dalla regina, il processo che subisce dinanzi al popolo di Francia.
Casanova è un uomo straordinariamente audace, capace di barare al tavolo da gioco, di sedurre donne di ogni condizione, di millantare titoli che non ha, di legarsi a personaggi discutibili per origine e moralità, ma, arrivato alla soglia dei settant’anni, si trova di fronte a una scelta: vuole salvare il re, la monarchia, il mondo in cui è vissuto e nel quale ancora crede. Malgrado abbia talento d’attore e sappia trasformare il suo aspetto, una sorta di Zelig nello squallore della prigione parigina, Casanova ovviamente non riesce nella sua ultima coraggiosa impresa, la fuga e la salvezza di Luigi e Maria Antonietta. Il mondo nuovo che si va profilando in Francia e in tutta l’Europa non fa per lui, e il fallimento della sua impresa si evidenzia nell’ultima notte d’amore con la principessa di Lamballe, la più intima amica della regina: un amplesso fra due corpi destinati a una fine imminente.
“I ceti emergenti, i borghesi, dopo aver raggiunto il potere scalzando gli aristocratici e aver preso loro tutto,: palazzi, titoli, patrimoni, vita, non sono riusciti a privarli dell’aplomb. La dignità, a volte lo sprezzo, con cui uomini e donne di antico lignaggio salgono sul patibolo li esasperano. Sanno nel loro intimo che, nella stessa situazione, loro non sarebbero in grado di imitarli. È per vederli crollare che tagliano loro la testa.”
Luca Sagramoso rilegge la storia attraverso una scrittura agile, anche se approfondisce molti temi nel suo racconto rendendoli vivi e immediati per il lettore: la vita quotidiana, i riti del bel vivere, la presenza di valletti, cameriere, sarti, modiste, parrucchieri, acconciatori che avevano impazzato a Versailles e alle Tuileries durante l’assolutismo monarchico, sono sparite. Ora il re deve accontentarsi di un unico uomo, e Giacomo Casanova si mette con umiltà al servizio di questo simbolo della regalità, che gli uomini della Rivoluzione, descritti come rozzi, goffi, ineleganti, violenti, non sono neppure in grado di apprezzare.
Insomma la storia vista dalla parte dell’antico regime, con ironia e voglia di rileggere quei tragici avvenimenti in modo più approfondito, ma anche più libero da schemi e pregiudizi. La cagna, l’austriaca, l’oggetto del dileggio finirà dignitosamente sul patibolo, preceduta dal re nel gennaio 1793: il mondo nuovo nasce dal sangue di migliaia di nobili, quelli che non erano riusciti a mettersi in salvo vendendo oro e diamanti ad affaristi imbroglioni.
Nel romanzo di Sagramoso compaiono tutti, principi del sangue e finti preti, cameriere pronte a cadere nel letto del libertino e soldati fedeli, tavoli da Faraona dove si perdono patrimoni che finiscono in mano a bari spregiudicati, viaggi in scomode carrozze e locande fetide, palazzi lussuosi, pranzi ricchi, e soprattutto Casanova, immortalato da Fellini, da Scola, da tanti romanzi e qui divenuto un personaggio pieno di contraddizioni, ma alla fine ricco di umanità.
Seingalt. Il re e il libertino
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Seingalt. Il re e il libertino
Lascia il tuo commento