Senza dirci addio
- Autore: Giampaolo Simi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2022
Eccoci a una nuova avventura dell’ex cronista di nera Dario Corbo. Lo abbiamo conosciuto nei numerosi precedenti romanzi di Giampaolo Simi che lo hanno visto protagonista, insieme alla moglie separata Giulia e al loro figlio Luca, diciottenne appena condannato per un presunto stupro di cui il ragazzo si era sempre proclamato innocente e del cui caso contorto i genitori avevano molto sofferto, acuendo la loro distanza.
Ma in Senza dirci addio (Sellerio, 2022) Simi ci mette subito di fronte a un delitto oltremodo drammatico: proprio la mattina della sentenza pronunciata a carico di Luca, Giulia è scomparsa e irraggiungibile al cellulare. Viene trovata morta, forse per un incidente d’auto, investita ma lontana, in piena campagna, dal luogo del presunto incidente.
Le indagini sono lente, il giovane Luca è traumatizzato, Dario Corbo furibondo perché con la sua lunga esperienza di cronaca nera comprende subito che la morte della sua ex moglie è troppo misteriosa; il suo cellulare è scomparso, lui stesso l’ultima volta che l’aveva incontrata, poche ore prima dell’incidente, l’aveva sentita parlare al cellulare di donne e uomini sconosciuti, come se si fosse imbattuta in qualche losco affare legato al suo lavoro di gallerista presso un’importante struttura, una ex fabbrica divenuta un centro di eventi culturali di alto profilo e notevole successo in Versilia, il luogo in cui si svolge la vicenda.
Maddalena Currè, eccentrica e ambiziosa, dirige l’attività assieme a suo padre, conosciuto e ricco ingegnere della zona, mentre il consulente artistico che cura le schede e la divulgazione delle preziose opere d’arte di cui la galleria si fa vanto è il professor Bruno Weber, anziano conoscitore di capolavori, che era stato maestro della stessa Giulia, che proprio da lui era stata assunta nella ormai lanciatissima galleria.
Dario Corbo lavora da tempo nella Fondazione di Nora Beckford, eccentrica erede di un padre grande pittore scomparso, di cui lui è invaghito anche se non ricambiato.
Le trame di Giampaolo Simi sono complicate, molto articolate, piene di personaggi inconsueti, bizzarri, ai limiti della legalità quando non feroci assassini o complici di delitti sepolti che l’abilità e il coraggio di Corbo riescono a smascherare. L’ambiente culturale un po’ falso, la provincia che si dà l’aria dei loft di Manhattan, lo squallore di alcuni personaggi che sono passati attraverso vicende miserabili quando non delinquenziali, piccoli uomini che hanno voluto compiere passi troppo ardui per le loro capacità: lo scrittore descrive un insieme di donne e uomini, di ambienti, di luoghi, di oggetti, di rapporti, con un linguaggio ironico e leggero, ma anche graffiante e pronto a un’analisi sociologica di grande spessore.
La descrizione puntuale dei personaggi femminili, dei loro modi di vestire, di atteggiarsi, di rivolgersi all’altro sesso ci raccontano uno scrittore intelligente, pieno di humour e attento ai vizi e ai difetti di un mondo di provincia che prova e sentirsi internazionale e finisce troppo spesso nelle pieghe della brutta e squallida delinquenza di paese.
Bello il rapporto fra il giovane Luca e suo padre, che in questa storia finiscono per invertire i loro ruoli: è il figlio che protegge e fa da padre a Dario, anche se ha appena perso la madre amatissima, divenendo all’improvviso adulto e consapevole.
Giallo sui generis, questo di Simi, che si conferma solido narratore e grande conoscitore degli animi umani, capace di scavare a fondo nella psicologia dei personaggi insoliti che mette in scena nei suoi romanzi, tutti di grande successo.
Senza dirci addio
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