Senza ritorno
- Autore: Susana Rodríguez Lezaun
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2020
Non dovremmo essere stanchi di commissari e di ispettori di polizia? No. E cerco di spiegare il perché con una personale opinione. La scrittura dei romanzi di genere è diventata, non sempre, un territorio franco che non deve fare necessariamente riferimento ai grandi del passato (nel caso della Spagna, da Cervantes a García Lorca); le storie che partono da una indagine di polizia non sono sciatte, scritte in maniera abborracciata, ma sono sempre più raffinate e complesse, dai paesi nordici a quelli mediterranei, Italia inclusa.
Ora è la volta di Susana Rodríguez Lezaun, che parte da una storia familiare per poi sviluppare sottotrame avvincenti, articolate. Senza ritorno (Elliot, 2020, traduzione impeccabile di Pierpaolo Marchetti) inizia con la storia coniugale tra Marcos e Irene. Bellissimi, di buone condizioni economiche e sociali, dopo un fastoso matrimonio con annessa luna di miele si trasferiscono a Pamplona, in un bellissimo appartamento. Niente ostacola il reciproco amore, anche se Marcos, brillante avvocato, per alcuni sbagli importanti sul lavoro, comincia a bere, come un forsennato. Gli altri avvocati dello studio se ne accorgono e sfiduciati gli passano cause minori e insignificanti.
Picchia la bellissima moglie sempre più spesso, torna tardi a casa, frequenta altre donne. La vita di Irene Ochoa diventa un incubo. Lei crede a un periodo infernale che potrebbe finire se Marcos smettesse di bere, rivolgendosi a un gruppo di sostegno. Ma non c’è verso...
Senza svelare gli avvenimenti successivi, si apre un’altra trama. L’ispettore di polizia Vásquez ha a che fare con omicidi terribili che avvengono sulla strada, il cammino di Santiago. Nello snodo per arrivare a Santiago, appunto, una zona dove ci sono dei preti e dei volontari che gestiscono un grandissimo dormitorio dove i pellegrini trovano un letto per dormire e nel refettorio qualcosa da mangiare, accadono omicidi spaventosi. Chi uccide ha una forza bruta, muscolare e quasi "diabolica".
Sulle prime, l’ispettore Vásquez tiene lontano le televisioni e i giornali, pensando a un pazzo, a qualcuno che si è intrufolato tra i pellegrini, che può essere scovato di fretta.
L’osservazione che fa l’ispettore e gli altri poliziotti è rivolta su chi comincia a intraprendere quel cammino. Molti anni prima erano solo fedeli in senso stretto, cattolici e cristiani che credevano nella Provvidenza di Dio. Negli ultimi anni, invece, una parte consistente di persone che faceva quello sforzo a piedi era cambiata. C’erano giovani in jeans e maglietta alla moda che non pensavano minimamente al significato religioso di quella che sembrava più una vacanza. Bevevano, fumavano e andavano a caccia di ragazze straniere per rendere indimenticabili quei giorni comunque spossanti. Ma proprio i ventenni erano quelli che venivano ammazzati con maggiore crudeltà.
La scrittrice non risparmia descrizioni scioccanti, ma anche momenti di leggerezza, quando ci fa osservatori di manovre goliardiche per impressionare anche le ragazze del posto. Nel frattempo preti e frati si mettono nelle mani della Polizia per cercare il serial killer. Perché ormai la notizia dei morti ammazzati ha fatto il giro del mondo e i pellegrini si sono più che dimezzati.
Tale è stato il successo in patria che Lezaun realizza una trilogia sulle indagini dell’ispettore Vásquez. In totale quasi millecinquecento pagine.
Già questo primo libro mette in risalto la mano ferma della scrittrice, la ricercatezza linguistica, i colpi di scena si accavallano.
Anche queste indagini diventeranno una serie TV crime di successo? Per ora si legge senza smettere.
Senza ritorno
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Un libro perfetto per...
Consigliato alla schiera sempre più agguerrita di lettori di noir e di gialli. La letteratura di genere non conosce flessioni.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Senza ritorno
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