Shanghai Baby di Zhou Weihui

Nella Cina del liberismo più sfrenato e di un’opprimente dittatura, la storia di Coco, cameriera di un bar di Shanghai, che sogna di diventare scrittrice. Un romanzo fortemente erotico che descrive le inquietudini, la rabbia e le ultime speranze di una generazione che vive come se non esistesse un domani. (Note di copertina)

"Shanghai Baby" racconta la vita e le vicende di Coco, bella 25enne, intelligente ed ambiziosa, che sogna di diventare una scrittrice famosa.
Coco è divisa tra l’amore per Tiantian (eroinomane impotente) - che ama perdutamente di un amore puro e quasi sublimato - e la passione per Mark (affascinante uomo d’affari tedesco) - con cui intreccia una relazione rovente e distruttiva.
Intorno alla protagonista ruotano altri giovani come lei, artisti ambiziosi e annoiati, ragazzi e ragazze che conducono vite agiate - a tratti romantiche, a tratti dissolute, per sfuggire la noia che spesso li deprime.

Sullo sfondo è la città di Shanghai, con la sua atmosfera all’avanguardia, che è tutta un brulicare di luci, idee, nuove tendenze, con le sue notti misteriose e affascinanti da trascorrere nei locali alla moda.
La protagonista vive tutte le sensazioni con un’intensità quasi disperata. L’amore - soprattutto - è "agito" (ma a volte anche "subito") in maniera totalizzante, in tutta la sua gamma di sfumature: da quello più puro a quello carnale. In entrambi i casi l’amore la porta a vivere facendola arrivare quasi alle estreme conseguenze, ad un punto di non ritorno.
Dopo vari "smarrimenti" riesce finalmente a convogliare in modo positivo questa energia vitale (fatta di esaltazione ma anche di sofferenze) nel romanzo che sta scrivendo, riuscendo a concluderlo nel migliore dei modi.

Mi è piaciuto molto lo stile: più introspettivo che descrittivo, punteggiato qui e là di inaspettate immagini poetiche, di delicata freschezza.