Sia fatta la tua volontà di Stefano Baldi

Il protagonista, Luca Lazzarini, detto Lazzaro, è un ragazzo come tanti, che si considera un po’ sfigato perchè non ha la ragazza, con un gruppo di amici col chiodo fisso del sesso, assorbito dal lavoro e sottoposto ai superiori come giovani che abbassano la testa al passaggio del padrone. Finchè non si accorge di avere un tumore ai polmoni che non gli lascerà molto da vivere. L’annuncio della malattia non innesca un cambiamento automatico: Lazzaro comincia a vedere la vita sotto un’altra ottica grazie a un sacerdote che gli sta vicino e gli fa leggere in modo nuovo alcune parabole.
Non solo: scopre dentro di sè il coraggio di avvicinarsi ad una prostituta bellissima che vedeva lungo la strada e che riesce a portare in salvo da un ambiente violento che l’avrebbe molto probabilmente portata alla morte.
Riesce a concepire certe verità quasi come in un flash:

"Dio non ragiona secondo i nostri criteri, e a volte sembra che si diverta a sconvolgere il nostro modo di pensare".

In realtà le enunciazioni non sono quanto di più originale si possa trovare:

"La solitudine ci fa paura. Il giudizio della gente sulle nostre idee originali ci fa pisciare sotto. Quindi tanto vale adeguarsi, fare quello che fanno gli altri e buona notte. Così non si sbaglia".

Quello che colpisce, è che questo libro sia stato scritto quando l’autore sapeva che sarebbe morto di tumore: stupisce perchè sono innumerevoli i passaggi ironici, che strappano un sorriso per la capacità di utilizzare metafore e similitudini al limite del grottesco, ma comunque sempre in grado di rendere le immagini che Baldi voleva trasmettere. Un libro che fa riflettere.