Sicilia terra bruciata
- Autore: Vincenzo Maimone
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
“Incidenti mortali, efferati delitti, intimidazioni mafiose. Alla nuova indagine del duo Costante-Serravalle, nato dalla penna dello scrittore Vincenzo Maimone, non manca proprio nulla. Avevamo lasciato il commissario tra la vita e la morte al termine de “La variabile Costante”, lo ritroviamo, alla fine della convalescenza, in servizio a ricomporre i tasselli di un vero e proprio rompicapo, nel nuovo romanzo di Maimone “Sicilia terra bruciata” (Fratelli Frilli Editori, 2016). Al suo fianco l’amico Tancredi Serravalle, professore di filosofia, scortato dal suo ‘demone socratico’”.
Quarto omicidio da risolvere per il duo Costante-Serravalle, creati dal giovane scrittore messinese Vincenzo Maimone. L’ambientazione è sempre la stessa Acireale, cittadina barocca che si affaccia sul mare Jonico, adagiata ai piedi dell’Etna, presa stavolta di mira dalla mafia e narrata come un perfetto e inquieto scenario per delitti efferati. Stavolta ad essere ammazzato è il preside in pensione del liceo cittadino, uomo tutto di un pezzo, abitudinario, trovato riverso a terra in Via Verga, mentre faceva la sua solita corsa mattutina. La causa della morte, del povero preside Roncisvalle, è chiara da subito: un pirata della strada lo ha investito e ha pensato bene poi di scappare via.
Di fatto l’omicidio di Roncisvalle non è che la punta dell’ iceberg che il commissario Giacomo Costante, reduce da una convalescenza, tornato in servizio da un paio di ore trova sulla sua scrivania. Le indagini sulle intimidazioni di chiaro stampo mafioso al sindaco e all’onorevole Mastroeni e un serial killer che sceglie come vittime docenti di mezz’età a cui recide la lingua e la conserva in un vasetto come una reliquia, sono alcuni dei compiti infatti che il commissario deve svolgere e risolvere al più presto. Fuori la città città in preda ad ogni genere di crimine sonnecchia indolente, un’impenetrabile cortina di silenzio e omertoso pudore avvolge gli omicidi mentre il celebre cronista di nera Nello Pappalardo ironizza sulla capacità investigativa del commissario e dei suoi agenti e alti funzionari dello Stato, tra cui l’onorevole Collura, vogliono far passare le minacce ricevute come un gesto estemporaneo, una bravata da ragazzi. Ad aiutare il commissario Costante, sempre più solo contro tutti, solo l’amico Tancredi Serravalle che si troverà però suo malgrado coinvolto nei fatti delittuosi che improvvisamente terrorizzano Acireale. La polizia fatica a trovare la giusta pista e il commissario sarà costretto a raccogliere tutti gli indizi per giungere alla complicata soluzione del caso.
Vincenzo Maimone ha confermato la sua bravura nel genere noir-thriller ma in "Sicilia terra bruciata" ha saputo arricchire la trama con risvolti, sociologici, psicologici e filosofici creando personaggi tipo che ci riportano alla migliore letteratura siciliana, a grandi nome come Leonardio Sciascia e Andrea Camilleri. I "mali" atavici della Sicilia sono qui tutti rappresentati e raccontati con maestria, il crollo della Sicilia “non è solo metaforico” ma è quello di una decadenza generale, legata alla mancanza di civile convivenza e di un benché un minimo senso estetico. La Sicilia è una terra
“che non ha mai interiorizzato e maturato in maniera piena e consapevole le sue effettive potenzialità e che ha lasciato prevalere i suoi istinti più bassi e beceri permettendo che la decadenza prendesse il sopravvento”.
Sicilia terra bruciata: Acireale, una nuova indagine per Costante e Serravalle
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