Solaris
- Autore: Stanislaw Lem
- Genere: Fantascienza
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2013
Capolavoro della fantascienza mondiale, apprezzato da tutti gli appassionati e trasposto in più versioni cinematografiche: Solaris di Stanislaw Lem (Sellerio, 2013, traduzione di V. Verdiani), pubblicato negli anni ’60, presenta una trama estremamente originale, che tale rimane ancora ai giorni nostri.
Un astronauta raggiunge la stazione spaziale orbitante intorno a Solaris, un pianeta caratterizzato da un mare senziente, che possiede una misteriosa influenza su ciò che lo circonda. Lo psicologo Kris Kelvin si trova a svelare le stranezze che pervadono la stazione spaziale. In questo ambiente chiuso e alienante vivono tre scienziati: Snaut, Sartorius e Gibarian. Quest’ultimo morto suicida poco prima che Kelvin raggiungesse la stazione.
Lo psicologo, colpito dalla prematura scomparsa di quello che era suo maestro e mentore, deve far fronte a qualcosa di estremamente inquietante che caratterizza la stazione e i suoi abitanti: misteriose presenze umane si intravedono negli ambienti. Sono materializzazioni nate dal subconscio dei tre personaggi che circondano Kelvin. Hanno vita propria e possono “sopravvivere” alle menti che li hanno prodotti. Ma da cosa sono generate tali entità?
Alla base di tutto vi sono gli studi che gli scienziati stanno facendo sul mare senziente del pianeta. L’attività del mare di Solaris si manifesta con la continua generazione di complicate strutture di materiale colloidale che si consolida e si liquefa. L’osservazione di queste strutture è essa stessa fonte di turbamento per gli umani.
Gli ultimi esperimenti svolti dagli scienziati su Solaris hanno visto il suo mare sottoposto a una massiccia dose di raggi X. È a partire da quel momento che sarebbero apparse le “presenze”. Creature composte non da normale materia, ma da neutrini in grado di rigenerare nell’arco di pochi minuti i tessuti distrutti.
L’obiettività di Kelvin e la sua stabilità mentale subiscono un cedimento alla comparsa della moglie defunta tra i sistemi neutrini della stazione. Mentre Sartorius è propenso per la distruzione delle proiezioni del subconscio, lo psicologo è sempre più emotivamente coinvolto e cerca di opporsi. Ma è proprio sua moglie Harey, defunta e ricostruita dal mare del pianeta, che chiede di essere terminata. La sua consapevolezza di essere solo una proiezione mentale, infatti, la distrugge e la spinge ad appoggiare Sartorius.
Solaris ha una trama dalla quale nessuno esce vincitore e con un finale surreale, ma in linea con l’atmosfera del romanzo. Eccezionale sotto tutti gli aspetti.
Solaris
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Solaris viene tradotto nel 1973 direttamente ed integralmente dall’originale di Lem. La prima traduzione del testo pubblicato a Varsavia nel 1963 dal Ministero della Difesa della Polonia nel 1961 è eseguita tra il 1972 e 1973 da Eva Zaniewska Bolzani (1943-2017) per EDITRICE NORD Milano. Lo stesso testo esce in successive edizioni di Mondadori. La realtà pare non sia nota a F. M. Cataluccio quando presenta di Solaris la seconda traduzione dal polacco all’italiano, la traduzione del 2013 fatta da Vera Verdiani Pieraccini (1918-2017). Renato Prinzhofer è stato uno dei più preparati critici di fantascienza più preparati e presenta nel 1973 la prima edizione italiana del libro per la quale cercò e trovò a Milano (UNICATT) una traduttrice di madre lingua polacca. Scrive Prinzhofer nel 1973: “L’appartenza metafisica di Solaris è dovuta probabilmente al fatto che il racconto finisce col rappresentare uno schema di valori e di enigmi applicabile anche a una interpretazione metafisica dell’universo o, a scelta, dell’uomo e della sua condizione terrena.”