Something dark di Fannie Heather

Something dark (Sperling & Kupfer, 2022) è il primo volume della saga Offline di Fannie Heather che ha conquistato lettori e lettrici.
Fannie Heather è lo pseudonimo di una giovane scrittrice italiana, classe 2000, che ha stregato il pubblico di Wattpad con le sue storie sino ad approdare in libreria.

Ginevra Middleton, Ginger per tutti, è la tipica ragazza di oggi.
Insomma, forse i capelli a caschetto color rosa non si possono definire tipici, ma avete capito cosa intendo.
Una ragazza felice, che esterna tramite il web la propria gioia e la propria vita perfetta.
Se tutto va bene, di cosa potrà mai parlare questo libro?
E in effetti la vita di Ginger non è rosa come i suoi capelli.
Ha perduto il padre e quell’ombra del passato non la lascia, anzi la tormenta giorno dopo giorno.
Si dice che il tempo lenisca le ferite ma per la nostra questo detto sembra una vera e propria presa in giro.
Le occorre un nuovo inizio e la Glasberry Academy, una scuola esclusiva, sembra il punto zero ideale per una nuova vita.
Tutto sembra andare per il verso giusto quando, un bel giorno, s’imbatte in lui, Travis Crawford.
Bello e dannato? Ovvio.
La sua peculiarità, però, è essere un hacker. Un hacker formidabile.
Meglio stargli alla larga.
Così dice la mente.
Però il cuore e tutto il resto urlano il contrario.
E, secondo voi, lei chi ascolterà?

La giovane autrice Fannie Heather ci dona una storia dolce e drammatica, un menu completo che partirà dal dolce ma che troverà, sul suo cammino, punte di amaro. E anche di agrodolce.
Una storia dedicata a chi cerca pagine concitate, pagine popolate da sentimenti contrastanti che usciranno allo scoperto e si daranno battaglia in uno scenario che non faticheremo a fare nostro.
Aggiungiamo personaggi che ci sembrerà di vedere di fronte a noi e, anzi, di poterli toccare con mano, ed ecco che il quadro della situazione è completo.

Una via di fuga ideale per chi cerca un amore potente, un amore che vuole trionfare e non si arrenderà tanto presto, ve lo posso assicurare.
Se invece non amate queste “storielle”, non è il libro che fa per voi.
Comunque, fossi in voi, un’occhiata la darei comunque.
Potrebbe valerne la pena, sapete?