Sorelle. Una storia di Sara di Maurizio de Giovanni

Torna Maurizio de Giovanni con un suo personaggio di carta molto amato dal pubblico, ovvero la ex poliziotta Sara Morazzi, nel libro intitolato Sorelle, edito da Rizzoli. Un giallo di gran fascino e d’atmosfera.

Sara ha poche e forti amicizie, e una di queste è sicuramente quella con Teresa. Insieme hanno lavorato, risolto casi e misteri, e hanno instaurato, nel tempo, un rapporto che va al di là delle convenzioni. Sono sorelle:

Non avrebbero potuto essere più diverse. Bionda, alta e flessuosa, esibiva un trucco leggero che esaltava gli occhi e le scavava le guance, conferendole un’aria rapace. (…) Mora, invece, era intabarrata in una sformata tuta da casa e aveva raccolto i capelli in una crocchia, trattenendoli con una matita. Sulla pelle non c’era traccia di cosmetici, e non perché non intendesse uscire.

Le due donne hanno sempre condiviso la stessa folle passione per il loro lavoro, al punto che:

Sara non poté che definire se stessa, Teresa, Andrea e tutto il loro cosmo come paranoici. La fissazione dell’inganno era l’anima del loro lavoro.

Così quando Teresa non risponde a un messaggio inviatole da Sara, quest’ultima comprende immediatamente che la “sorella” è in grave pericolo. È stata rapita. Perché? Cosa vogliono i suoi rapitori? Chi sono? Teresa supererà anche questa, ennesima, difficoltà? Le due “sorelle” si rincontreranno, superando anche le tante ferite che pesano sui loro cuori?

Ritornano i personaggi, tanto, amati, che hanno caratterizzato i romanzi del ciclo di Sara. Lei, una donna invisibile, che sa leggere nel comportamento altrui, dalla gestualità, qui è messa a dura prova e toccata negli affetti più vivi. Tra smaltimento di rifiuti tossici, cicli della malavita organizzata, si snoda il racconto di una vicenda noir non comune, ma intrigante.
La scrittura precisa e fluida dell’autore completa un romanzo che conquista con grande raffinatezza e potenza narrativa.