Sotto cieli noncuranti
- Autore: Benedetta Cibrario
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2010
Ho comprato questo libro quasi per caso, e ne sono rimasta affascinata e come spesso accade, la casualità molte volte decide per noi, dei nostri destini, delle nostre vite… Così come succede in questo libro, in questa storia che si apre con due forti drammi, di quelli che si ascoltano al telegiornale, di quelli che catalizzi nei tuoi pensieri e che decidi di cacciare via subito inorridita da quanto la vita possa farci del male. Il libro si apre con un giallo attorno alla morte di un bambino di tre anni. Le indagini su quella madre responsabile di quella vita che si trovava sola in casa con suo figlio al momento della tragedia, una finestra aperta in pieno dicembre, quando manca ormai poco alla vigilia di Natale, e fuori la neve ha tracciato il suo disegno natalizio e tutta la città è in fibrillazione per la Santa festa in arrivo. Cos’è successo in quel freddo pomeriggio torinese? Incidente domestico o dramma della follia omicida di una madre? Tutto sembra andare contro quella donna che in stato di shock, non ha saputo chiamare i soccorsi, che è rimasta lì ferma immobile a fissare il vuoto di ciò che ormai non ha più… Una poliziotta, Violaine, anch’essa con un passato turbolento, è messa a capo delle indagini, si è laureata in psicologia e affianca il magistrato Giovanni Carrias nelle indagini, ma subito si deve scontrare con il muro ostile dei colleghi, anche quando è l’unica che vede qualcosa, che intuisce la verità, e dovrà scontrarsi con i suoi superiori e accettare le loro decisioni, anche se ciò di cui le importa davvero, è quel pallino che l’assilla anche quando è lontana dal luogo del misfatto. La sua mente va avanti e lancia un campanello a Carrias. Sarà grazie al suo sesto senso che quella cruda verità si svelerà al mondo. La storia scorre leggera nei nostri occhi, è molto apprezzabile la narrazione alternata in prima e terza persona, si entra nelle vite dei personaggi, anche di quelli inaspettati che si riveleranno decisivi. Si assorbe quella sofferenza che per la prima volta si vive dall’altra parte della barricata, sei spettatrice silenziosa di quel dramma, e ascolti l’urlo d’aiuto silenzioso di una figlia, Matilde, che ha soli dodici anni, ed è una ragazzina che ha sempre mostrato atteggiamenti insoliti, che cerca la madre, che la rivuole con sé, che vuole rimettere tutto a posto… Per un disegno macabro del destino Carrias la sera in cui è chiamato per la morte sospetta di un bambino, perde sua moglie in un incidente stradale, lasciandolo solo con le tre figlie da crescere e un cane, un simpatico Labrador color miele, che suo malgrado si ritroverà al centro del romanzo divenendone protagonista. Si vede quello che c’è dietro le quinte di quello che comporta la scomparsa di una mamma troppo prematuramente, di ciò che succede a tre bambine che perdono il loro punto di riferimento. Si vive lo sforzo immane di un uomo, di un padre che deve ritrovare se stesso, rimettere insieme i cocci della sua famiglia, e adempiere il suo arduo compito di magistrato e scoprire la verità. E’ un’atmosfera inusuale per una storia romanzata in un periodo dell’anno così particolare. Non è la solita fiaba natalizia, di renne parlanti e Babbi Natali che si calano nei camini la notte di Natale, ma è proprio questo voler entrare nella verità, nella realtà di tutti i giorni che ti fa apprezzate questa storia drammatica sì, ma anche molto bella e commovente.
Sotto cieli noncuranti (I narratori)
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