Sotto il sole d’Italia
- Autore: David H. Lawrence
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Elliot
- Anno di pubblicazione: 2014
“Sotto il sole d’Italia” è una raccolta di tre racconti scritti tra il 1926 e il 1929, l’anno prima che morisse, di uno degli scrittori inglesi più originali del primo Novecento. Famoso per il libro messo all’indice “L’amante di Lady Chatterley”, scritto quando risiedeva in Toscana, David Herbert Lawrence ha sempre affrontato nelle sue opere la magia e la contemplazione dell’amore, andando contro i pregiudizi e il perbenismo culturale dei suoi tempi. Avverso al progresso (erano gli anni della sua filiazione dal pensiero nietzschiano), la sua filosofia abbracciava la vita dell’uomo nella sua essenza e nel suo piacere, allontanando tutto ciò che potesse disumanizzarlo. Anche la sua vita privata era rivolta alla ricerca della propria felicità.
Nel 1912 lo scrittore conoscerà Frieda von Richthofen, una nobildonna sposata con un professore universitario di Nottingham, della quale si innamorerà perdutamente. Con lei fuggirà in Italia in un periodo nel quale sentiva non solo il bisogno di riposarsi ma anche quello di ritemprarsi. Durante i suoi lunghi soggiorni nel nostro Paese scriverà tra le sue più belle opere ed anche alcuni dei racconti pubblicati in questo piccolo libro.
La magnificenza della natura, la passione dell’amore, “il divino e l’umano” sono gli argomenti trattati da David Herbert Lawrence in “Sotto il sole d’Italia”.
Nel primo dei suoi racconti lo scrittore narra la disavventura degli escursionisti della domenica arrivati con la funicolare e con tutto il loro chiasso sul Monte Mercurio, il monte adorato dagli antichi romani. Si riverseranno tra i tavoli del ristorante e lungo i sentieri che portano in cima. Una umanità irrispettosa del silenzio della montagna e delle sue vallate. Un gelo improvviso cadrà sui loro momenti di svago annunciando una furiosa tempesta. La riflessione dell’autore, in poche pagine, è sulla maestà della natura che, quando è barbaricamente invasa, riesce a vendicarsi.
Il divino e l’umano dà invece voce alle riflessioni contrapposte di due sapienti, l’uno ebreo e l’altro cristiano, sulla loro singolare scoperta scientifica. Se da un corpo umano si estrae una piccola vena e la si mette all’interno di un vaso di vetro, questa inizierà a germogliare come le erbe e crescendo sempre più diverrà un uomo
“un fiore di uomo che non morirà mai”
non essendo mai nato. Tra preghiere e speranze, religioni e fede, avevano ricreato le fasi di una creazione pur sapendo, nel loro intimo, che all’uomo a cui veniva prelevata la vena non rimaneva che la morte. Un disegno divino che nell’intento umano diveniva funesto.
L’amore e la passione sono descritti, invece, nel racconto Sole. Le pagine centrali del piccolo libro sembrano diventare roventi all’amore che intreccia le anime dei protagonisti. Narrano di Juliet, una giovane sposa americana mandata dall’anziano marito a curarsi al sole dell’Italia, in Sicilia, al di là dell’Hudson e della Statua della Libertà. In una casa alle pendici del vulcano, immersa nel profumo di mimosa, in un giardino a terrazzi di viti, limoni e ulivi, vicino a un mare tra i più azzurri, la giovane donna rinvigorirà ogni giorno di più ai raggi del sole. Un calore che renderà il suo corpo agile e seducente, che le riscalderà la pelle fin nelle viscere. Si sentirà posseduta da un’energia vigorosa e possente come sono gli sguardi intensi e pieni di passione del giovane contadino, forte e muscoloso, dal viso largo e abbronzato che di nascosto la osserva.
“Sentiva il sole penetrarle le ossa, anzi arrivare anche nel più profondo, sin dentro i pensieri e dentro le emozioni… Era sempre stata padrona di sé, sempre cosciente delle proprie azioni, sempre con le redini in mano. Ma ora si sentiva dentro una forza diversa, più grande di lei, una forza oscura e selvaggia che la dominava. Era posseduta da una grazia ignota, preda di una forza sconosciuta”.
“Sotto il sole d’Italia” è un libro curioso, intrigante, appassionante, nel quale la Natura, nella cultura filosofica di Lawrence, ha alla base la riconciliazione dell’uomo con essa. La coscienza per David Herbert Lawrence, come sosteneva Nietzsche, ha un’origine corporea. Istinto e ragione, corpo e psiche coesistono nell’essere umano, infatti secondo lo scrittore l’anima è circoscritta nella mente e nel corpo e appartiene all’individuo nella sua integrità. Una lettura sorprendente, coinvolgente e poetica.
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