Sotto sorveglianza. Vivere in libertà vigilata
- Autore: Pietro Polieri
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
In un mondo ormai privo di contraltari capitalisti lo stato di sorveglianza è divenuto cifra politica delle lobby tecnocratiche per il controllo delle masse. La recente gestione pandemica posta in essere a discapito di ogni principio costituzionale costituisce la prova più clamorosa di come la manipolazione degli individui, attraverso i principi foucaultiani di sorveglianza e punizione, abbia raggiunto soglie sopraffattive che sfiorano il punto di non-ritorno.
L’accettazione coatta delle leggi dettate dal neo-capitale fa (soprav)vivere due terzi del mondo in uno stato perenne di libertà vigilata. Le cosiddette “democrazie imperfette” dell’occidente globale (l’ossimoro è voluto) diventano in questo modo sempre più imperfette e sempre meno democrazie.
Con buona pace di politici giustificazionisti e giornalisti al soldo dei poteri forti, pronti ad agiografare sistemi di democrazia claudicante che, suvvia è pur sempre meglio di una dittatura conclamata (dicitur).
Il saggio che Pietro Polieri dedica all’argomento, si intitola - senza mezze misure (vivaddio) Sotto sorveglianza. Vivere in libertà vigilata, è edito da Marietti, e comincia così un’analisi ad ampio raggio del fenomeno:
La sezione di Sorvegliare e punire che Michel Foucault dedica al panoptismo (…) merita ancora oggi di essere profondamente studiata e meditata in forza delle innumerevoli sollecitazioni alla riflessione in essa contenute che sono estendibili e applicabili (…) alla situazione sociale e politica contemporanea, in tema di disciplina e di controllo degli individui e delle masse. Rileggere quelle pagine (…) in tempi in cui è stato possibile esperire, da vicino e continuativamente, la drammaticità delle restrizioni delle libertà fondamentali, dei lockdown e della sorveglianza digitale a più livelli irradiativi (…) ha comportato l’esigenza insopprimibile di impiegare un così complesso apparato decodificativo ed ermeneutico, per tentare di decriptare il presente pandemico e post pandemico in modo scrupoloso e accurato.
Semmai qualche storico, o qualche giornalista, riuscirà a chiamarsi fuori dall’attuale obnubilamento critico massivo, le pagine nere - sanitariamente e politicamente obbrobriose - della gestione pandemica si studieranno nei libri di storia come esempio imprescindibile per la piena comprensione del sistema mistificatorio instaurato dal potere economico-liberista ai danni delle popolazioni occidentali.
Non è dunque un caso che il viaggio speculativo fra i gironi infernali del “panotiptismo” istituzionalizzato cominci, in questo libro, a partire dalla psico-pandemia di Covid-19.
Sotto l’egida del pensiero liberato di Foucault, il tema portante di Sotto sorveglianza è rintracciabile infatti nell’individuazione dei controlli di massa (attraverso la proliferazione di strumenti tecno-digitali), come espressione peculiare ab origine del sistema neo-capitalistico.
Tutto ciò all’insegna di una lyoniana “cultura della sorveglianza” in cui tutti sono impegnati nei processi di soggettivazione/assoggettamento al di là della percezione della propria condizione di sottomissione e imprigionamento.
Il saggio è puntualissimo e, tanto per spessore quanto per gli intenti disalienanti che lo sottendono, da leggere e metabolizzare assolutamente.
Sotto sorveglianza. Vivere in libertà vigilata
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