Sparring partner
- Autore: Andrea Caterini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Continuano a uscire per la collana “S-Confini” di Editoriale Scientifica questi libri che sono memoir, saggi, ma a volte proprio confessioni esistenziali come nel caso di questo scritto di Andrea Caterini dal titolo Sparring partner (Editoriale Scientifica, 2024).
In forma diaristica Andrea Caterini sembra fare il punto della sua vita e a trovarla piena di esperienze molto diverse tra loro. Finissimo critico letterario, ma anche scrittore e da ultimo redattore di viaggi.
Per i tipi di Fazi editori due grandi prove di scrittura, Giordano, del 2014, Premio Volponi, e per i saggi La preghiera della letteratura, del 2016, Premio Prata per la saggistica.
Caterini sembra uno studioso che ha vissuto sempre tra i libri, leggendone molti, ma per una sorta di accumulo, non riesce più a districarsi da una insoddisfazione che sembra una sorta di depressione mascherata, mai contento dei pur lodevoli risultati.
A chi scrive sembra che lo scrittore, che nella vita ha fatto anche il pugile, abbia messo troppa carne al fuoco nel testo, per un eccesso di intelligenza e di voglia di fare. Per tutto il saggio chi scrive si è sentito come Bartleby, lo scrivano di Melville. “Preferirei di no”. Tutto è urgenza, in Caterini, tutto è necessario, ma poi non lo è più. Gli impegni in televisione, le letture e poi la boxe di nuovo, che era stata accantonata.
Ma l’incipit del libro è risolutivo più di mille parole:
Nella vita arriva sempre un momento di stagnazione, di vuoto, in cui quello che sei non è più chiaro, ogni cosa è un dubbio, un inciampo, e non dà più alcuna sicurezza l’essere stati qualcosa...
Forse andava messa una frase con un punto, per andare avanti, ma lo scrittore, preso da uno stream of consciousness joyciano e più di un ricordo delle frasi di Proust, per due pagine o più non c’è un punto.
Un azzardo, in realtà la chiarezza di questo inizio dà senso alla parte cospicua del mondo della boxe. Tornare in palestra, i vecchi amici, il proprietario Alberto, due nuove reclute a far sentire di nuovo l’autore vivo, coi muscoli che rispondono. D’altra parte, anche nelle pagine della boxe, che sono prevalenti, Caterini ricorda il lavoro con il padre per quattro anni e poi la metropolitana a Piramide, una zona di Roma piuttosto conosciuta, per andare a studiare.
Mentre il giovane Jacopo che trova in palestra, è solo muscolo, adrenalina, quasi che conoscere le cose del mondo con l’intelletto sia una fregatura bella e buona.
Ma anche Caterini non tiene conto del tempo che è passato e quando Alberto gli propone di essere uno “sparring partner”, si sente quasi offeso.
È sempre stato lui al centro del ring, ora che non è più giovanissimo deve accontentarsi di fare il motivatore, quello che dà le dritte, i consigli che diedero anche a lui. L’arrivo di una ragazza pugile Maia, molto più brava di Jacopo, ma anche di Igor, che tira pugni verso una adolescenza difficilissima, che ha solo l’intelligenza del corpo, spariglia le carte, per un taciuto erotismo di fondo, che resta per poco tempo nella palestra.
Maia è troppo brava a giocare a boxe, per cercare di sedurre chicchessia, anzi Caterini sembra quasi mettere un punto sulla palestra con uomini e donne, quasi che l’agonismo tolga qualsiasi alibi di seduzione. Ai lettori sembrerà dii leggere, anche se per due minuti, un "romance".
Maia viene dal nulla, parla pochissimo, nemmeno sappiamo dove alloggia a Roma. Lo scrittore che tira di boxe sarà lo sparring partner di questa ragazza ombrosa, quasi muta. Nel frattempo Alberto ha problemi a mantenere la palestra, per motivi prettamente economici. Sono pochi quelli che vogliono praticare questo sport.
La parte finale del saggio-memoir sembra un elogio alle debolezze umane. La vita è stata bellissima per tutti noi, ma non in materia continuativa.
Anzi si fa fatica a ricordare un lungo periodo di serenità. Per chi pratica il pugilato non si tratta di sapere quando si è stati felici, ma semmai se lo si sarà davvero. Alla fine non c’è poi molta differenza tra la vita e la boxe: ci vuole la giornata giusta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sparring partner
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