Spesso sono felice
- Autore: Jens Christian Grondahl
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2017
“Spesso sono felice”, segna il ritorno sulla scena letteraria di Jens Christian Grondahl, uno dei migliori autori europei contemporanei, con un romanzo che cattura il lettore fin dalle prime pagine.
“Il ritratto di un matrimonio, un libro sull’amore, e sulle relazioni famigliari”
recita la quarta di copertina.
La voce narrante è Ellinor, una donna di settant’anni, determinata e decisa, convinta di sapere perfettamente come vuole trascorrere gli ultimi anni che le restano, dopo la morte del secondo marito, Georg. Vende la casa, senza neanche interpellare i gemelli, figli di Georg ed Anna, la prima moglie di lui, e decide di tornare a vivere là dove tutto aveva avuto inizio: nel quartiere di Copenaghen, dove aveva vissuto da bambina con sua madre. È lucida, ferma e precisa nei suoi preparativi:
“Adesso è morto anche tuo marito, Anna. Tuo marito, nostro marito. Mi sarebbe piaciuto che riposasse accanto a te, ma tu hai già due vicini di posto”.
La vita di Ellinor, benché sempre vissuta con ottimismo e determinazione, non è sempre stata facile. Tre eventi hanno stravolto il suo cammino: la scoperta dell’identità di suo padre, il tradimento del suo primo marito e un terribile incidente mortale, avvenuto sulle Dolomiti molti anni prima, in cui sono scomparsi il suo primo marito, appunto, e la sua amica Anna. Ed è a quest’ultima che Ellinor si rivolge in una lunga lettera, scritta con tono malinconico e, nonostante tutto, affettuoso. Le racconta tutti gli avvenimenti accaduti dopo la sua scomparsa, in un tenero e preciso bilancio inframmezzato da personali riflessioni esistenziali.
“L’amore era. Non è più. Sì, che è, muore con l’uomo, ma per quanto tempo potrà svolazzare per conto suo, tendersi nella stanza vuota, cercando di aggrappare i granelli di polvere in un raggio di sole? (…) Finii di amare Georg al posto tuo”.
Un romanzo sui sentimenti, una narrazione dallo stile rapido e conciso, ma di qualità, che in poche righe concentra emozioni, affetti, passioni, descrizioni; il racconto di una delle più belle storie d’amore. La scrittura di Jens Christian Grondahl, oltre ad essere essenziale, è poetica, delicata, lieve; anche malinconica, ovviamente, trattandosi di un’epistola scritta ad un’amica da tempo scomparsa.
“Spesso sono felice” è un buon romanzo, che fa riflettere sullo scorrere del tempo che lava via discordie e rancori, ma che acuisce la potenza di quei segreti taciuti per troppo tempo; fa riflettere su cosa resterà di noi quando non ci saremo più, quando la nostra esistenza terrena sarà conclusa e domanda chi si occuperà delle persone care che abbiamo lasciato e se, forse, qualcuno prenderà il “nostro posto” nel nostro piccolo mondo. Un bellissimo ritratto femminile che suscita emozioni forti, che trasmette serenità parlando di perdono.
Spesso sono felice
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