Sporchi delitti. La nuova indagine del commissario Cataldo
- Autore: Luigi Guicciardi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Nella sua nuova indagine ("Sporchi delitti", Luigi Guicciardi, Frilli, 2019) il commissario Cataldo deve svolgere un’inchiesta sull’uccisione di alcune donne della ricca borghesia modenese.
L’indagine prende avvio a Sestola, centro di villeggiatura sull’Appennino e si estende negli ambienti bene del capoluogo emiliano fin quando il commissario, ”a forza di scavare”, non riesce a trovare la chiave giusta per risolvere il caso.
Mai come in quest’epoca sormontata dalla paura è manifesto il bisogno dell’Eroe, nostro prossimo e simile, modello positivo di condotta, individuale e sociale. E purtuttavia, se i commissari delle fiction letterarie sono tanto amati dal pubblico, è forse per un “amore di lontano” (emblematico il rapporto di Montalbano con l’eterna fidanzata Livia), la seduzione di una distanza, ideale quindi incolmabile, fondata su una forza; la volontà, mancante nel lettore, ma ipertrofica nell’eroe del racconto. Si consideri il commissario Cataldo, nato dalla fantasia di Luigi Guicciardi. Spesso nelle note ai suoi libri, rimodulando un topos consolidato, questi richiama al lettore le prerogative della libertà creativa del narratore (“I boschi e i sentieri di Sestola non sono esattamente come appaiono qui…. ma si sa che giocare a fare Dio con questa e altre ambientazioni fa parte del piacere di scrivere fiction”).
Dunque lo scrittore è pari a un Dio? Al punto da ricreare la realtà per diletto proprio, e del lettore insoddisfatto del suo tempo? Forse la questione va posta in un altro modo. Ebbene, Cataldo, che da circa un ventennio indaga su efferati casi di omicidio nel territorio modenese, è originario della Sicilia, ma intorno ai quarant’anni si è trasferito per lavoro nel capoluogo padano. La sua esistenza ha subito e in un’età non più verdissima, l’esperienza del cambiamento e dell’adattamento: a climi, consuetudini, mentalità molto diverse. Un cambiamento, a ben riflettere, che comporta un’opera incessante di adesione alle geografie dell’alterità, dell’infinito irriducibile all’altro da se e al contempo un’evoluzione del personaggio, che si proietta fatalmente nella sua azione investigativa cosi peculiare, essendo anch’essa un meccanismo di indagine continua. Ma è soprattutto la coscienza, nel personaggio, a muoversi.
Dietro quel marasma di domande incessanti, dubbi e spostamenti da un luogo all’altro che è il ritmo dell’inchiesta, se ne avverte il lavorio sotterraneo, che scavando sotto la piatta superficie delle cose, riporta in luce i detriti di impulsi primordiali, di esistenze rimaste selvagge, insomma: lo spettacolo della insana natura umana dietro la facciata di una Civiltà inerte, monca di Volontà. Ecco, la volontà, che è una nostalgia per il lettore fedele: di gesti e azioni che la qualità astratta e indeterminata dei nostri tempi rende ormai inattuabili; ed in Cataldo una forza, un bisogno vitale, ben oltre il dovere dell’ufficio di comprendere, di contemplare la realtà. Il delitto diventa pertanto un pretesto, per regredire, assimilando sensazioni e atmosfere (’come Maigret), fino all’insenatura di un pensiero che rifletta, oltre le confusioni dell’”attualità”, l’inattuale coscienza, del bene e del male, in cui viene a comporsi quell’opera di chiarificazione intellettuale che è l’indagine. Non dissimile forse, per Guicciardi, è la scrittura, nella sua libertà espressiva: una modalità di scoperta; la forma della Verità che si rivela, trasfigurandosi, nell’invenzione.
Sporchi delitti: La nuova indagine del commissario Cataldo (Commisario Cataldo)
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