Che lo stalking da fastidio puro e semplice possa degenerare in tragedia è noto a tutti ma che succede se il presunto carnefice diventa vittima di accuse infamanti scatenate da una sorta di mitomania? Lo racconta Mario Marzano. Il suo libro intitolato Stalker per forza, recentemente riedito per Passione scrittore, offre un’interessante interpretazione sulla legge sullo stalking in Italia e ruota intorno alla tematica della persecuzione ai danni di terzi che noi italiani, con termine anglosassone, denominiamo stalking.
Quello che può accadere a una vittima è tristemente noto a tutti e giustamente pochi anni fa è stata varata una legge ad hoc contro gli autori di questo grave reato. Purtroppo però, a volte, la legge può non contemplare casi affini, seppur differenti, come la mitomania di presunte vittime che possono rovinare per sempre vita e reputazione di chi viene erroneamente identificato come il carnefice.
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Mario Marzano, scrittore per diletto da sempre interessato alle tematiche sociali, affronta l’argomento dal punto di vista di un uomo tranquillo che si trova al centro di un’accusa esagerata e immeritata. L’autore, giunto alla scrittura dopo 34 anni di servizio in un Pronto soccorso di un nosocomio pugliese, parte da una storia reale che di fatto è solo il casus belli da cui partire per una riflessione tout court più ampia.
Utilizzando anche materiale giudiziario, Marzano esprime il proprio punto di vista, attraverso un romanzo originale, con tre diversi strati di narrazione, che aiuta il lettore a capire come spesso si possa abusare di una legge nata per salvaguardare persone che potrebbero correre seri pericoli.
Il volume è diviso in due parti: una narrazione e una riflessione sulla legislazione attualmente in vigore.
Nell’intreccio del romanzo di Marzano, il protagonista viene accusato di stalking da una sua conoscente e si trova quindi a combattere contro l’apparato legale pur essendo assolutamente innocente.
In questa riedizione del suo libro, Marzano ha voluto mutare la copertina proprio per meglio focalizzare sui punti controversi della legge anti-stalking. Secondo l’opinione dell’autore e come accade nella sua storia, infatti, esistono due ordini di problemi: a volte potrebbero partire denunce verso persone inconsapevoli, di fatto vanificando la bontà della legge; altre volte invece le richieste di aiuto non potrebbero raccogliere la necessaria attenzione.
Il suo racconto nasce con un intento preventivo nei confronti di una situazione che genera ansia o in casi estremi porta le vittime a rischiare o addirittura a perdere la propria vita. Stalker x forza appare come un libro interessante e attuale, consigliato a chi ama l’approfondimento.
In tempi recenti il regista di origine pugliese Alessandro Piva ha raccontato nel docufilm Santa subito la dolorosa vicenda di Santa Scorese, una giovane studentessa uccisa dal suo persecutore nel 1991. Fatti realmente accaduti in un paese in provincia di Bari. Santa aveva 23 anni. Il suo assassino infierì su di lei con quattordici coltellate.
All’epoca il reato di stalking non esisteva e l’atteggiamento persecutorio del futuro assassino della giovane Santa veniva superficialmente etichettato come quello di un corteggiatore pertinace. Le richieste di aiuto venivano lasciate cadere e la vittima era costretta ad affrontare da sola la situazione.
Spesso anche oggi certe minacce vengono sottovalutate ed è questo il messaggio che lo scrittore Marzano intende dare con il suo libro. Il suo appello recondito chiede di modificare la legge al fine di sostenere la donna perseguitata, aiutandola a cambiare nome e città e al contempo a vagliare con attenzione le accuse.
Indubbiamente la legge sullo stalking è complessa, ma necessita di opportuni aggiustamenti per una migliore applicazione.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Stalker per forza: dal romanzo di Marzano al dibattito
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