Sto mentendo di Maria Elisa Aloisi

Maria Elisa Aloisi, dopo aver riscosso un ottimo successo con il libro intitolato Il canto della falena, pubblicato nella storica collana I Gialli Mondadori, torna sempre nell’omonima collana e pubblica un romanzo intitolato Sto mentendo, un giallo classico, molto godibile e curioso, in cui l’indagine è portata avanti da un avvocato.

È l’alba di un novembre fresco e l’Etna ha sputato cenere su tutta Catania, quando viene commesso un omicidio particolarmente efferato. A morire è stato Carlo Spadaro, un geriatra appena separato dalla moglie, su cui pendeva la grave accusa di aver molestato la propria figlia.
Il cadavere è stato scoperto perché:

La mattina del 9 novembre Abate Carmela contattava il numero di emergenza. Denunciava la morte violenta di un uomo che abitava nel medesimo cortile della dichiarante.

Il cadavere presenta inoltre in viso l’impronta di una foglia, simbolo di un anello che era al dito del presunto assassino. A questo punto è facile incolpare Damiano Crisafulli, il datore di lavoro della vittima, che proprio nel pomeriggio della sua presunta morte aveva avuto una violenta discussione a cui avevano assistito in molti. Chi era Damiano? Era un importante uomo a Catania perché proprietario, insieme a fratelli e cugini, di una serie di Residenze per anziani molto conosciute in città, un impero cui molti guardano con sospetto. Inoltre un importante indizio va ad accusarlo: lui possiede proprio un anello “chevalier” con una foglia d’oro, che è il simbolo ritrovato sul viso della vittima. Così che si ricrea una strana situazione:

Per un beffardo destino, la foglia d’oro che era il simbolo dell’impero Crisafulli rischiava di decretarne la rovina.

È stato proprio lui, in un impeto di follia, a commettere il terribile atto?

A cercare la verità è l’avvocatessa Emilia Moncada, detta Ilia. Emilia è molto giovane, ha una vera e propria passione per il suo lavoro e per la legge in sé e per sé e ha una fobia a parlare in pubblico, che cerca di risolvere tenendo in tasca pietre di calcedonio blu che le dovrebbero infondere una certa qual sicurezza e serenità. Le viene comunque assegnato un caso che in città è destinato a fare scalpore, sia perché l’indiziato pare essere veramente colpevole, sia per l’importanza della famiglia a cui appartiene.
Riuscirà a risolvere il caso?

“L’esito del processo appare scontato e il cammino intralciato da una girandola di bugie.”

Un giallo giudiziario, dove la legge e i suoi meccanismi hanno un’importanza preponderante nel prosieguo della narrazione. In particolare è messo ben in evidenza il ruolo dell’avvocato all’interno del processo:

Si immagina l’avvocato come un creatore di artefici, un tessitore di raggiri, un manipolatore della realtà. Chi indossa la toga con convinzione, invece, non va a caccia di cavilli, combatte un sistema inquisitorio sommario, si batte per un processo equo perché, mentre tutela i diritti di un singolo uomo, sta garantendo quelli di un’intera collettività. Ogni processo è un micro mondo abitato da falsari di parole. Ogni causa penale è un pozzo dove galleggiano menzogne.

Sto mentendo è un legal thriller all’italiana, molto ben congegnato e dalla trama fitta e sostenuta. Per chi ama i legal thriller una nuova avventura, per gli altri la lettura di un romanzo curioso e intrigante. Ottima lettura e complimenti all’autrice, Maria Elisa Aloisi, per il personaggio di Ilia, che qui va configurandosi sempre meglio e assume i contorni di una donna avvocato che sa il fatto suo e conosce bene i clienti con cui ha a che fare. Attendiamo la prossima avventura con cuore sincero.