Storie della buonanotte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo

“Storie della buonanotte per bambine ribelli” (Mondadori, 2017, titolo originale Good night stories for rebel girls, illustrazioni di 60 artiste di tutto il mondo) è una raccolta di cento storie che racconta la vita di donne celebri, tradotta in 12 lingue, di Elena Favilli, giornalista e imprenditrice e di Francesca Cavallo, scrittrice e regista teatrale, frutto di un’attività di crowdfunding.

“C’era una volta una bambina a cui piaceva molto andare a scuola. Si chiamava Malala. Malala abitava in un tranquillo villaggio del Pakistan”.

Un giorno un gruppo di uomini armati, chiamati talebani, aveva preso il controllo della valle, terrorizzando la popolazione con i loro fucili. I talebani avevano proibito alle bambine e alle ragazze di frequentare la scuola. Molti non la pensavano come loro ma per paura preferivano tacere. Invece la quindicenne Malala Yousafzai, nel suo blog, nel quale documentava il regime, scrisse che era ingiusto.

“L’istruzione è il potere per le donne”.

Qualche giorno dopo la ragazza quindicenne venne gravemente ferita alla testa da un proiettile sparato da un talebano mentre tornava a casa da scuola. Malala è riuscita a sopravvivere “pensavano di farci tacere con i proiettili, ma non ci sono riusciti”. Nel 2014 Malala ha vinto il Premio Nobel per la Pace.

“C’erano una volta, in una gelida e tetra casa nel nord dell’Inghilterra, tre sorelle: Charlotte, Emily e Anne”.

Le tre sorelle erano spesso sole e per passare tempo e divertirsi, scrivevano storie e poesie. Le talentuose ragazze e il fratello Branwell vivevano a Haworth, nello Yorkshire insieme al padre, il pastore protestante Patrick, in una modesta abitazione immersa nella brughiera sferzata dall’impetuoso vento del nord. Nel 1846 Charlotte, Emily e Anne, sotto gli pseudonimi di Currer, Ellis e Acton Belle pubblicarono insieme una raccolta di poesie che vendette soltanto due copie. Nonostante lo scarso interesse suscitato, le Brontë decisero di non interrompere la loro produzione continuando a lavorare in segreto, discutendo dei loro scritti a tavola. A Charlotte appartengono Jane Eyre, Villette, Shirley e Il Professore. Emily ha reso immortale il grande amore tra Catherine e Heathtcliff in Cime tempestose mentre Anne viene ricordata per Agnes Grey. Il suggestivo paesaggio era spesso fonte di ispirazione per le scrittrici che grazie al loro estro e sensibilità redassero volumi di struggente bellezza ancora oggi letti da milioni di persone in tutto il mondo.

“Quando i romanzi uscirono furono un grande successo”.

Dalla pittrice Artemisia Gentileschi alla matematica inglese Ada Lovelace fino ad arrivare ai nostri giorni con la politica birmana Aung San Suu Kyi, veloci scorrono le pagine che vedono protagoniste donne dalla esistenza straordinaria e fuori dal comune, perché, come spiegano le due autrici,

“è importante per le bambine crescere con un certo tipo di modelli femminili aiutandole a essere più fiduciose e a prefissarsi obiettivi più grandi”.