Storie del borgo senza tempo di Romano De Marco

Romano De Marco vive in Abruzzo. È uno dei più importanti giallisti italiani e ha già pubblicato vari romanzi, quali Io la troverò, L’uomo di casa, Nero a Milano. Il suo ultimo romanzo è stato Il cacciatore di anime. A quest’ultimo si ispira Storie del borgo senza tempo, edito da Fernandel (2021), con una prefazione di Marilù Oliva.

Il libro è ambientato in un piccolo borgo della Toscana, che si chiama Peccioli:

“Quel paese arroccato sulla collina, con il campanile che evocava la guglia di una moschea, dava l’idea di essere un luogo isolato e snob. […] Restò impressionato dalla pulizia, dall’ordine e dalla serenità che pareva emanassero le vie e le abitazioni di quel borgo.”

Il libro è una raccolta di racconti. Protagonisti molti dei personaggi che abbiamo conosciuto nel Cacciatore di anime. In questo caso di loro si racconta la vita, li si analizza minuziosamente, anche da un punto di vista strettamente intimistico.

Si inizia con Agnese, bella donna che sacrifica i sentimenti in favore della carriera, ma non è mai troppo tardi per ricredersi. Per passare a Gino, fruttivendolo introverso ma non troppo; mentre Remo, giovane carabiniere, dovrà confrontarsi inaspettatamente con un passato che brucia ancora. E poi Serse, grande chirurgo, che ci dà una forte e saggia lezione sui sentimenti; e infine Teresa, donna con la passione della scrittura, che deve affrontare la realtà di una passione che col tempo è andata modificandosi.

Insomma una pletora di personaggi colti nella loro quotidianità, nel loro intimo, che vengono scandagliati e analizzati nel profondo. Ne consegue una lettura intrigante che poggia i suoi pilastri su una scrittura chiara e semplice, ma pragmatica e molto saggia. Un omaggio doveroso alla cultura e all’arte, che incanta e diverte.