Strane cose, domani di Raul Montanari

Stai attento... Il protagonista di "Strane cose, domani" (Dalai Editore, 2009) è Danio, che nella vita fa lo psicologo. No, non chiedetegli se il suo sia un diminutivo di qualcosa o il suo nome vero, non importa. Ha una ex moglie che lo odia e lo ama, a modo suo. E ha un figlio che lo chiama per nome, perché a lui i vari papi, babbo eccetera fanno venire i brividi lungo la schiena.
Ha una specie di fidanzata e corpi anonimi e un po’ pazzi tra i quali scegliere. Però non ha la felicità, o forse non come l’intendiamo noi. Insomma, gli manca quel qualcosa, quel pizzico di magia e brivido che ci fa andare avanti, pronti a vedere l’alba successiva.

Ah già, che idiota, quasi scordavo: è anche un assassino. Su, non fate quella faccia, non avete perso tempo leggendo di un uomo gretto e violento che tradisce la moglie e ammazza in giro. Semplicemente nel suo passato Danio nasconde qualche punto oscuro che, magari, chiarirà nel corso della vicenda.Abbiate fiducia.
Ah, anche Eliana, la sua amata/odiata ex moglie, è al corrente della cosa. E a volte vorrebbe sul serio usare quelle informazioni per distruggere Danio, ma non lo fa mai…
Un giorno il nostro Danio s’imbatte per caso in un oggetto che è stato parte fondamentale delle nostre giornate, all’inizio della nostra vita. Magari lo è ancora, per qualcuno di noi. Un oggetto piccolo, un oggetto che può esser distrutto facilmente, un oggetto che l’incuriosisce: un diario. Il diario appartiene a Federica, una ragazza che avrà diciott’anni o poco più, una ragazza che sta vivendo una situazione terribile e lo scrive, in quelle pagine macchiate di sangue. Danio decide di aiutarla, la rintraccia tramite la scuola con l’intenzione di restituirle ciò che ha perso. Il diario, certo. E un po’ di felicità. E non importa cosa dovrà fare, per adempiere al proprio compito. Perfino scontrarsi con il suo rivale in amore…

Raul Montanari usa le parole per colpire il nostro cuore e quello di Danio, personaggio e persona in una storia che potrebbe essere quella di tutti noi.
Un sentimento che gioca a rimpiattino, una partita tra due contendenti che si conosceranno soltanto alla fine, sempre che di fine si possa parlare.
Da leggere per capire. L’amore? No, la vita.